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Il Gran Premio del Brasile 2018, stando all’albo d’oro, passerà alla storia come una gara vinta da Lewis Hamilton. Ma chi si soffermerà alla sola lettura del podio senza conoscere l’andamento del GP si perderà un passaggio fondamentale, più unico che raro. Mancanza di concentrazione, nervosismo e sfortuna: un mix di tutto ciò negò una vittoria praticamente scritta a Max Verstappen. E il colpevole, se così lo possiamo definire, è solo uno: Esteban Ocon.
Nel mondo della Formula 1 c’è una regola non scritta che tutti i piloti devono rispettare. È vero, se si è “doppiati” ci si può sdoppiare se il collega di fronte a te ha un passo inferiore al tuo ma sempre nel rispetto, specie se si tratta del leader della gara. Mai ostacolare un rivale nelle sue traiettorie, mai rendere la vita ancor più complicata a chi sta gareggiando con altri obiettivi e non di certo quello di recuperare qualche posizione per togliersi lo scomodo status da “doppiato”.
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Ma Ocon, domenica 11 novembre, con un pizzico di spavalderia volle dimostrare di avere una macchina maggiormente performante di una semplice vettura doppiata. Peccato che il rivale a cui tendere il guanto di sfida fu quello sbagliato. In una gara sostanzialmente dominata con tanto di facile sorpasso su Hamilton al 39° giro, Verstappen subisce un attacco che potremmo definire “lesa maestà”. Quattro tornate dopo aver acquisito di gran carriera la leadership del GP, Max si trova a fare i conti con il canadese della Force India che dopo aver effettuato il pit-stop monta gomma più fresca rispetto a quella dell’olandese. E sfruttando la scia sul lungo rettilineo del traguardo, Ocon si affianca a Verstappen e mette il muso davanti alla sua destra. Max, forte del primo posto, tiene giù il piede e in approccio di curva 2 chiude eccessivamente Ocon mandandolo sul cordolo e causando un inevitabile contatto. Doppio testacoda, leadership persa a favore di Hamilton e dito medio mostrato al canadese.
Visibilmente infuriato nel post gara, con tanto di team radio: “Spero di non trovarmelo davanti nel paddock“, Max non le manda a dire nemmeno nelle interviste a caldo. I due, inevitabilmente, si rivedono nel paddock alle bilance e Max compie un brutto gesto in mondovisione aggredendo per ben due volte Ocon con spintoni. Un accenno di rissa, prontamente placato dai presenti, che gli costerà qualche ora di volontariato nel 2019 in Formula E. Ma non credete che i rapporti tra i due ora siano idilliaci.
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