Ora che il Gran Premio d’Austria è stato ufficializzato come primo appuntamento del Mondiale 2020 di Formula 1, caratterizzato dal lungo stop causa emergenza coronavirus, è tempo di dare uno sguardo alle tappe austriache che si sono susseguite nel corso degli anni. Il GP, che quest’anno andrà in scena non una ma ben due volte, si svolge sul ‘Red Bull Ring’ di Spielberg, tracciato acquistato dall’omonima azienda austriaca.
L’Austria è infatti tornata in F1 dopo oltre 11 anni di assenza proprio grazie all’investimento della Red Bull. Prima del 2014, anno del suo reinserimento in calendario, un lungo stop per motivi economici con l’ultimo Gran Premio risalente al 2003, all’A1-Ring. Nell’appuntamento odierno de ‘L’angolo del ricordo’, rivivremo proprio quell’ultima tappa dove a trionfare fu Michael Schumacher su Ferrari, ultimo successo della Rossa in Stiria.
Dal 2014 al 2019 vittorie spartite tra Rosberg, Hamilton e Bottas in Mercedes, poi il doppio successo di Verstappen negli ultimi anni. Ma per vedere la Ferrari esultare bisogna tornare indietro, appunto, al 2003 quando Schumi si mostrò più forte di tutto e tutti. Solita prova di forza da parte del tedesco che, partito dalla pole position, dopo ben due procedure di partenza interrotte a causa dei problemi al launch control di Da Matta e Frentzen, riuscì a mantenere la testa della corsa.
Subito safety car per via di un ulteriore problema rilevato da Verstappen (Jos, papà di Max) e ripartenza al termine del quinto giro non senza qualche polemica con Montoya che si lamentò per il continuo zig-zag del ferrarista. Una gara sostanzialmente caratterizzata dai notevoli problemi della Rossa al rifornimento con un bocchettone difettoso che causò stop prolungati sia a Schumacher che a Barrichello, con tanto di fuoriuscita di benzina e fuoco sul motore bollente. Ma anche nel resto della griglia accadde di tutto: testacoda per le due Renault di Trulli e Alonso, problema tecnico per Montoya: eventi che favorirono un Raikkonen piuttosto in palla che riuscì a mettersi in mezzo alle Ferrari lottando corpo a corpo, fino all’ultimo giro, con Barrichello. Ma davanti a tutti a trionfare fu il solito Schumi, ancora una volta.
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