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La Mercedes è tornata. Gli indizi erano ormai tanti e di fatto la crescita era stata certificata in ciascuna gara dalla ripresa del Mondiale dopo la pausa estiva, ma adesso arriva il risultato importante, seppur parziale. Già, perché George Russell vince, dominandola, la sprint race del Brasile e spezza il dualismo Red Bull-Ferrari, che fin qui si erano spartite, decisamente poco equamente, le venti gare e le due sprint race di questa stagione. Lo fa con merito, visto che il pilota britannico è estremamente intelligente nello sfruttare le difficoltà di Verstappen, ma sapendo anche essere paziente: aspetta il momento giusto per il sorpasso e lo sferra al quindicesimo dei ventiquattro giri, prendendo poi il largo.
Che soddisfazione per Russell, adesso a tutti gli effetti “battezzato” come uno dei piloti non solo del futuro, ma anche del presente. A questo punto, l’occasione è grossissima, quella di vincere anche la gara standard di domani. Anche perché, con la penalità di Sainz, sarà prima fila tutta Mercedes domani, non capitava dall’Arabia Saudita del 2021. Lewis Hamilton però non vuole fare sconti al giovane compagno: vuole vincere, è la sua grande occasione di trovare il record di almeno una vittoria in ogni stagione disputata.
Se la Mercedes finalmente è tornata protagonista, lo deve anche al suicidio della Red Bull, che una volta tanto, a Mondiali piloti e costruttori acquisiti, commette un grosso errore con Verstappen. Il pilota olandese, infatti, monta gomme gialle, unico a farlo insieme a Latifi, e questo poteva sicuramente dare l’idea del pasticcio che sarebbe potuto accadere in questa gara sprint che era vinta in partenza.
Le medie non funzionano, Verstappen supera Magnussen ma poi viene sverniciato anche da Sainz e chiude soltanto quarto. Domani partirà soltanto in seconda fila, insieme al compagno Perez, mentre per quanto riguarda la Ferrari c’è da considerare che se da una parte sono state recuperate delle posizioni da entrambi i piloti, d’altro canto domani sarà durissima perché non c’è più lotta a due ma di certo a tre, e ci sarà da rimontare per il Cavallino, sperando soprattutto di non commettere le solite leggerezze.
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