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Ancora una pole position per la Ferrari, stavolta però con una sensazione diversa. Quella che davvero, per una volta, la vettura di Maranello sia la miglior macchina in pista, lo dimostrano le prove del venerdì e questa prima fila tutta Rossa, anche se Sainz, per la vergogna di ieri, partirà dalla sesta fila (in pista secondo a 44 millesimi). Una penalità ingiusta e scioccante, che priva il Cavallino di un uno-due che avrebbe aiutato a coprirsi da Max Verstappen, che sarà in prima fila a insidiare ancora una volta Charles Leclerc, dominatore fin qui a Las Vegas. E dire che nel Q3 si è messo tutto a repentaglio: niente riscaldamento per il monegasco, che si è poi lamentato per un giro non così buono ma che non ha comportato la perdita di una pole position meritata e che fa sognare tutti. Mai come questa volta è possibile vincere, mai come questa volta si può massimizzare in gara il potenziale mostrato nei primi due giorni di un weekend inedito sulla Strip della Città del Vizio.
Il vizio di vincere è quello che Verstappen non vuole abbandonare nemmeno negli Usa, ma stavolta sembra più in salita per lui. La Red Bull resta la Red Bull, soprattutto in gara e col DRS e la gestione gomme che può fare la differenza, e sarà fondamentale la partenza con la curva vicinissima. E’ un circuito cittadino e qui la Ferrari può trarre qualche vantaggio in più, ma superare non è complicato nonostante i muri stretti e l’olandese non ha alcuna intenzione di abdicare. Un primo passo sarebbe quello di portare la vettura in griglia, a differenza del Brasile, poi Leclerc se la gioca e per una volta potrebbe farlo come minimo ad armi pari, forte di un motore Ferrari al top qui a Las Vegas. C’è poi il tema del duello con la Mercedes: Russell parte terzo e resta una minaccia, mentre Hamilton ha clamorosamente fallito nel Q2 e scatterà dalla decima casella, con Sainz dodicesimo pronto a tallonarlo in un doppio duello ravvicinato. Bisogna far più punti delle Frecce d’Argento e francamente per quanto visto c’è tutto per riuscirci, tenendo viva ad Abu Dhabi la possibilità del sorpasso al rush finale. Delusione ancor più grossa, invece, la vettura che dall’estate in avanti è stata bene o male sempre in grado di manifestarsi come seconda forza: McLaren troppo brutta per essere vera con Norris e Piastri entrambi fuori al Q1. E per seguire una gara che si preannuncia come entusiasmante bisognerà fare le ore piccole: si parte alle 22 locali del sabato sera, non è la prima volta, da noi saranno le 7 del mattino, come fosse una gara asiatica.
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