La Ferrari porta gli aggiornamenti, massicci, a Imola, e per la prima volta quest’anno Charles Leclerc è al comando nelle prove libere 1 e 2. E’ solo venerdì, non tutto oro e quel che luccica, ma la Rossa parte nel migliore dei modi in quello che è uno degli attesissimi appuntamenti di casa, il settimo stagionale in F1 e il primo in terra europea. Tanti team sono alla ricerca di conferme e miglioramenti e tra questi c’è proprio la scuderia di Maranello, che per l’occasione ha portato le grosse novità previste, fiduciosa per quanto visto fare alla McLaren due settimane fa a Miami. Il Cavallino è l’ultimo team a portare il pacchetto di update e per quanto visto in una giornata in cui gli altri possono comunque essersi nascosti, ci sono bei riscontri. Charles Leclerc è al comando, Carlos Sainz terzo nelle FP1 interrotte per venti minuti in virtù della bandiera rossa causata da Albon. Sulla monoposto del monegasco anche una power unit nuova di zecca, la terza stagionale, e questo non lascia invece tranquilli. Note positive anche dalle FP2, chiuse anche in questo caso in testa dal monegasco, con un secondo di margine rispetto al suo stesso tempo del mattino.
Subito dietro c’è Oscar Piastri con la McLaren: l’australiano ora ha gli stessi sviluppi montati negli Usa da Norris, che ha centrato la prima vittoria. Bene nel long run anche la vettura arancione, candidata per fare molto bene in questo weekend. Ferrari e team di Woking si avvicinano a una Red Bull che comincia a balbettare: tra fuori pista e una stabilità per nulla ottimale della RB20, arriva un quinto e settimo posto appena nelle due sessioni di libere – vissute in un surreale anonimato – e Max Verstappen non può certo nascondere il proprio disappunto in alcuni team radio infastiditi e critici col box. Nella prima sessione, soprattutto, grossi problemi per quanto riguarda il bilanciamento e nelle FP2 una serie di cambi di set-up non hanno potuto garantire al tre volte campione e attuale leader del Mondiale le performance desiderate. Bene invece con la vettura cadetta di casa Red Bull, la Racing Bulls che ha la propria sede nella vicinissima Faenza, un super Yuki Tsunoda terzo nella seconda sessione e sesto nelle prime libere, mentre Ricciardo non trova feeling con la pista, così come del resto la Mercedes sempre in grossa difficoltà nella continuità e nel giro secco.