E’ tempo di test con le monoposto vecchie modificate per la Ferrari. In quel di Montmelò, la pista nei pressi di Barcellona, il Cavallino rampante è tornato in pista sul circuito catalano per completare i km messi a disposizione nell’ambito dei Testing Previous Cars della F1, da martedì 28 a giovedì 30 gennaio. Sono mille i chilometri concessi dalla Fia per questi test con le vetture del passato, in questo caso la SF-23 per la Rossa (era presente anche la Williams dell’ex Sainz) poi a inizio febbraio ci sarà tempo anche di girare con la SF-24 modificata nelle sospensioni e nei carichi, in questo caso per il lavoro sulle gomme 2026 da parte di Pirelli, in questo caso insieme a McLaren.
SU COSA HA LAVORATO LA FERRARI
La Ferrari da oggi fino a giovedì sta utilizzando il circuito spagnolo per tre giorni di prove con la vettura del 2023. Non è stato reso pubblico il programma di guida dei due piloti, ma ciò che è noto è che sia Hamilton che Leclerc sono scesi in pista quest’oggi. E sarà fondamentale, seppur su una macchina vecchia, girare sulla Rossa per il britannico, che in vista dei test ufficiali in Bahrain, i primi con le monoposto nuove, deve prendere confidenza con il mondo di Maranello. Dopo i primissimi giri di Fiorano al volante della Ferrari, Hamilton, insieme a Leclerc, hanno girato abbastanza nella prima giornata a Montmelò. Ma su cosa si è concentrato in particolar modo il team guidato da Frederic Vasseur?
Secondo quanto riporta Motorsport, la Ferrari ha scelto un circuito lungo e canonico come quello di Barcellona per avere più chance di concentrarsi su delle aree specifiche. Bisogna tenere a mente che la Fia offre soltanto 1000 km annuali sulle vetture più vecchie, questo vuol dire che sarà necessario distribuirli nel migliore dei modi. Hamilton, per esempio, soltanto a Fiorano ha completato 30 giri, per un totale di 89 km percorsi. La Ferrari si sta concentrando particolarmente sull’usura degli pneumatici e sulle partenze delle gare.
Soprattutto per quanto riguarda questo secondo tema, sembra ci possano essere dei margini di miglioramento, soprattutto legati al rilascio frizione. In sostanza, il Cavallino ambisce a migliorare l’accelerazione in partenza, anche se i dati della scorsa stagione non erano affatto negativo al momento dello spegnimento dei semafori. Il rilascio frizione, va infine ricordato, non dipende soltanto dall’abilità del pilota e dal timing che riesce a imprimere, ma anche dal sistema ibrido e dalle diverse configurazioni che i meccanici implementano.
Per quanto riguarda le gomme, c’è da ricordare che la Ferrari ha avuto nella gestione degli pneumatici uno dei principali punti di forza lo scorso anno. I due piloti, però, stanno guidando la macchina del 2023, che aveva invece forti problemi in tal senso. In poche parole, la coperta è corta: si sta provando a migliorare una macchina molto veloce in qualifica come la SF-23 cercando di ibridare la capacità della SF-24 di performare bene in gara.
IL 18 FEBBRAIO LA LIVREA, IL 19 LA MACCHINA
Il Mondiale prenderà il via con il GP d’Australia a Melbourne il 16 marzo, ma il 18 febbraio si fa già sul serio con la presentazione unificata di tutte e dieci le livree da parte dei team in un nuovo maxi evento alla O2 Arena di Londra. Il giorno dopo, il 19 febbraio, la Ferrari svelerà invece la nuova macchina per il campionato 2025 e sarà tempo di fantasticare già sul rendimento che potrà avere. Poi, come detto, in Bahrain i test ufficiali.