Dopo Monza, la Ferrari cerca risposte anche su una pista completamente diversa come quella di Baku, e dopo il venerdì di prove libere emerge tanta incertezza e un certo equilibrio nei rapporti di forza tra i quattro top team. E la Rossa sembra esserci, con Charles Leclerc che dopo i bagordi italiani di meno di due settimane fa, stampa il miglior tempo nelle FP2, dopo però essere andato contro le barriere nella prima sessione. Il circuito azero certo tende tranelli a ogni curva con i suoi muri strettissimi, ma anche con un asfalto più sporco del previsto, e il monegasco non ne è indenne, ma con quel giro nelle seconde libere può dire la sua persino in qualifica, anche se qualcuno, come Max Verstappen senz’altro (suo comunque il miglior crono nelle FP1), era giù di motore ed esprimerà il massimo del potenziale soltanto domani. Non sono mancati, su una pista cittadina come questa, anche momenti di tensione e due impeding niente male: Gasly per problemi alla sua monoposto manda su tutte le furie Norris, che in tutta risposta alza il dito medio. E Carlos Sainz, quarto nella seconda sessione, ostacola Perez e si prende anche un warning.
E per quanto riguarda il passo gara, anche qui conferme di equilibrio molto sottile tra i contendenti: la scuderia di Maranello discreta con Sainz e con Leclerc che però fa i conti, oltre che con l’incidente della prima sessione, anche con problemi allo sterzo nella seconda. Poi, Red Bull e Mercedes (un po’ meno) hanno tratto indicazioni importanti, in particolare gli austriaci che su questa pista e poi a Singapore sanno di avere le due cartucce migliori da sparare, ma il vero exploit è di Oscar Piastri, che però è crollato nel finale dopo tanti giri al millesimo e tutti molto positivi. Un po’ meno prestazionale invece Lando Norris, che però sa di poter trovare decimi domani e di essere sempre ormai il favorito su ogni pista, lui che insieme alla McLaren, che oggi si è evidentemente nascosta un po’, sta provando a riscrivere la storia di questo finale di stagione.