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Non c’è un attimo di sosta in F1 dopo la pausa estiva. Archiviate le quattro settimane di stop, dopo il trionfo il Belgio della Red Bull è tempo di back to back in Olanda, prima di trasferirsi, sempre senza soluzione di continuità , a Monza. Ma prima del circuito di casa per la Ferrari, bisogna andare a trovare la marea orange che spingerà Max Verstappen sulla sua pista a ottenere un’altra vittoria. E per quanto visto a Spa non dovrebbe essere complicato, anche se il layout e le caratteristiche del tracciato di Zandvoort sono assai diverse e potrebbero favorire, anche se è un ritornello ormai disatteso quasi sempre, la scuderia di Maranello.
Tante curve, un solo rettilineo, un clima particolarmente umido a causa della vicinanza con il Mare del Nord su cui si affaccia il circuito olandese, riportato in calendario dopo qualche decennio proprio nel 2021 (sarebbe dovuto tornare nel 2020, ma ci si è messo di mezzo il Covid), in cui, tanto per cambiare, ha vinto quello che si sarebbe poi laureato campione del mondo un paio di mesi dopo. Proprio la popolarità raggiunta da Super Max ha fatto sì che questa pista, chiaramente ristrutturata, potesse rientrare nel Circus, inserita in mezzo a quello che sembrava un pacchetto unico, Spa e Monza, in un triplice appuntamento che di fatto arriva nel momento chiave della stagione. E’ qui che si decide il Mondiale, che per la verità sembra già pienamente in mano a Verstappen.
Cosa può fare la Ferrari in Olanda? Sicuramente ricucirà il gap clamorosamente ampio visto in Belgio: potrebbe far fresco e questo dovrebbe avvantaggiare il Cavallino, ma servirà anche portare qualcosa di nuovo per rispondere alle novità viste in casa Red Bull. Una pista particolare quella di Zandvoort, con le curve sopraelevate e veloci che porteranno sicuramente i team a preponderare per una configurazione ad alto carico aerodinamico. Il DRS sarà molto potente dunque, e come nelle Ardenne anche nella pista olandese le gomme saranno sollecitate e sottoposte al rischio degrado prematuro. La Pirelli ha portato le miscele più dure della gamma, con la C1 per la hard, C2 per la medium e C3 per la soft, proprio in virtù di un asfalto che stresserà gli pneumatici.
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