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Comanda sempre Lewis, solo Lewis, ancora Lewis. Hamilton batte entrambe le Red Bull e conquista la pole numero novantanove della sua straordinaria carriera, a -1 dalla tripla cifra. Ad Imola si vive una qualifica semplicemente straordinaria: basti pensare che, Carlos Sainz, undicesimo e deluso, nel Q2 era a neanche mezzo secondo dal primo classificato. I valori delle macchine mai così vicini in una pista nel quale il pilota fa tanto la differenza e non a caso in pole c’è proprio Hamilton.
LA GRIGLIA DI PARTENZA COMPLETA
MERCEDES A DUE FACCE – Se Lewis Hamilton sorride e domani partirà dalla prima posizione, Valtteri Bottas invece si lecca le ferite dopo un sabato disastroso e dovrà scattare dall’ottava posizione alla ricerca di una rimonta disperata. “Non mi aspettavo di trovarmi davanti alle due Red Bull – ha commentato un sorpreso Hamilton – Erano velocissime nelle libere e non sapevamo come batterle. Ma la macchina, fin dall’inizio delle qualifiche, mi ha dato grandissime sensazioni e per questo ho grande rispetto per il lavoro fatto dal mio team”. Sconsolato invece il finlandese: “Nella Q3 mi sentivo pronto per la battaglia, ma sul più bello ho completamente perso il grip della mia vettura a livello di retrotreno. Non sono stato in grado di realizzare il tempo che avrei voluto ma, davvero, non so cosa sia successo”.
PEREZ DAVANTI A MAX – Erano trentotto qualifiche che Max Verstappen non arrivava dietro al suo compagno di squadra e l’imbattibilità è caduta ad Imola per mano di Sergio Perez. Il messicano fa tutto bene, mette assieme un giro perfetto e batte un Max che sembra aver buttato via una pole position che al termine della terza sessione di prove libere sembrava quasi fatta. “Innanzitutto devo fare i complimenti al mio team – ha detto Perez – Ieri ho commesso un errore, li ho fatti lavorare sodo ma oggi li ho ripagati. Non mi sarei mai aspettato di trovarmi in prima fila considerando quando fatto ieri”. “Non ho fatto un grande lavoro nella Q3 – ha ammesso Verstappen – Il primo giro è stato piuttosto pasticciato ma sono consapevole del fatto che non si possa essere perfetti ogni volta”. Domani la Red Bull si trova nella stessa identica situazione nella quale si trovò la Mercedes in Bahrein: due punte contro una. E Horner spera che il risultato sia lo stesso.
LECLERC SUPER, SAINZ NO – Charles Leclerc ha ancora una volta fatto il massimo, Carlos Sainz invece paga il poco feeling con la macchina in una pista dove conta parecchio. Si potrebbe riassumere così il sabato della Ferrari: il monegasco piazza la ‘rossa’ nuovamente al quarto posto, come in Bahrein, e piazza la macchina addirittura davanti ad una Mercedes, roba da non credere. Sainz invece viene eliminato nel Q2 per soli 61 millesimi al termine di un giro pasticciato: domani potrà scegliere una strategia diversa da tutti gli altri, ma dovrà fare una grande impresa per finire nelle prime sei posizioni. “Sono contento della macchina, è bilanciata bene. Ora si tratta soltanto di trovare performance in generale – ha detto Leclerc – Non c’è qualcosa di particolarmente penalizzante sulla macchina, stiamo lavorando sull’intero pacchetto”. “Si può fare ancora di più e so dove posso migliorare. Oggi non sono riuscito a trovare un bel giro”, il laconico commento dello spagnolo.
OCCHIO ALLA PIOGGIA – Dovrebbe essere una gara ad una sosta: chi partirà con la gomma media (Hamilton, Verstappen e Bottas) dovrebbero poi montare la soft nella seconda parte di gara e viceversa per gli altri (Perez e Leclerc). Ma c’è una variabile impazzita che potrebbe piombare ad Imola: la pioggia. E’ prevista, è attesa, ma non si sa con quale intensità e soprattutto in quali momenti della gara. Un motivo in più per seguire, dal semaforo verde, la corsa: dopo le qualifiche di oggi, ci attende ancora altro spettacolo.
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