In questa prima giornata messicana la Ferrari e la Mercedes si spartiscono le due sessioni: Lewis Hamilton comanda la mattina, invece Sebastian Vettel la sessione pomeridiana. Il team di Maranello è molto competitiva sul giro secco, ma sul passo gara bisogna ancora lavorare. La Mercedes, invece, ha la situazione opposta: bene sul passo gara, ma fatica sul giro secco. La Red Bull, nel mentre, è sempre lì con Max Verstappen che è pronto a sfruttare il primo passo falso degli avversari. Male Albon che sbatte la sua monoposto contro le barriere in FP2. In ottica gara sarà importante analizzare il degrado delle gomme.
In una prima sessione di prove libere condizionata dal traffico e dalla pista scivolosa, Lewis Hamilton detta il passo e guida la classifica davanti a Leclerc e Verstappen. Il cinque volte campione del mondo segna un tempo di 1:17.317, ma il ferrarista fa paura: il monegasco secondo a soli 119 millesimi, nonostante l’utilizzo della gomma media e non soft. Terzo Max Verstappen ad un soffio dall’inglese. L’olandese precede di quasi mezzo secondo il compagno di squadra. Quinta e sesta posizione rispettivamente per Valtteri Bottas e Sebastian Vettel, entrambi con un tempo di 1.18 basso. Carlos Sainz comanda “la classifica degli altri”con un ritardo di un secondo e due dal leader, davanti a Gasly. Chiudono la Top Ten della sessione Kvyat e Giovinazzi. Un inizio di weekend non idilliaco per la Racing Point, perché Stroll va a muro in curva 16 (la penultima), causando l’esposizione della bandiera rossa. Bravi però i meccanici del team inglese, perché riescono a mettere il giovane canadese nuovamente in pista negli ultimi minuti della sessione.
Nella seconda sessione di prove libere la Ferrari risponde alle frecce d’argento con Sebastian Vettel, leader davanti a Verstappen e Leclerc. Il tedesco registra un tempo di 1:16.607, precedendo di 115 millesimi l’olandese e di quasi cinque decimi il compagno di squadra. Un po’ lontane le due Mercedes con Bottas quarto a 614 millesimi davanti a Hamilton. Il primo degli altri è Kvyat a 1140 millesimi dal ferrarista, davanti a Gasly. Chiudono la Top Ten settimo Sainz che precede Hulkenberg e Norris. Un finale al cardiopalma per Charles Leclerc che a pochi secondi dal termine perde la sua SF90, fortunatamente senza conseguenze. Una giornata un po’ agrodolce per la Red Bull, perché Albon all’inizio della sessione è andato contro le barriere, distruggendo la sospensione anteriore della sua monoposto. Certamente il pilota thailandese non sta vivendo un periodo semplice, perché proprio in questi gran premi Helmut Marko sta decidendo il compagno di squadra di Verstappen. Il sedile se lo giocano lui e Gasly.
Nella simulazione passo gara il team più competitivo è stato certamente la Mercedes, specialmente con Hamilton. La Ferrari non è lontana dalla corazzata tedesca, ma tende a rovinare in meno tempo le gomme, alzando così tanto i tempi. Alla fine della sessione, però sono arrivati dei crono incoraggianti con Sebastian Vettel con gomma soft. Ciò nonostante al momento la scuderia di Maranello sarebbe più propensa a partire domenica con gomme medie, specialmente vedendo l’alto degrado che c’è su questa pista.