Charles Leclerc, Ferrari F1 - Foto Bruno Silverii
Formula 1

GP Italia: Leclerc impresa eroica, la ‘Marea Rossa’ di Monza è tutta sua

In tutti gli sport, in tutte le discipline, ci sono imprese che rimangono nella storia. Momenti difficilmente ripetibili, per l’emozione creata e per l’unicità dell’evento stesso. Charles Leclerc al Gran Premio d’Italia ce l’ha fatta, da solo, contro il nemico più forte. Un gladiatore, trovatosi a suo agio al comando del gruppo, spinto dal cuore e dal tifo della Marea Rossa di Monza. Alcuni lo chiamano il “predestinato”, altri lo paragonano a grandi del passato come Niki Lauda, come Ayrton Senna ma la verità è che Charles sta costruendo, passo per passo, un percorso tutto suo. Un grande pilota non vuole essere paragonato a un altro grande del passato perché la storia la vuole scrivere da solo, unico nel suo genere per personalità, imprese in pista e vittorie contro la concorrenza.

Leclerc a Monza ha sofferto e gioito assieme a tutti i tifosi della Rossa, al paddock così come sul divano. Cinquantatré giri di pura tensione nell’evento di Formula 1 più importante e mediatico in Italia, capace di coinvolgere tante persone anche lontane dal mondo del motorsport. Come una partita di tennis tra Roger Federer e Rafael Nadal, come una finale con Cristiano Ronaldo e Lionel Messi in campo: Leclerc ha risposto presente, con la tuta della scuderia più famosa in tutto il mondo, nel Tempio della Velocità, dimostrando in pista di essere il più forte di tutti in questo weekend da brividi.

La pressione non demolisce il ragazzino di 21 anni che il prossimo 16 ottobre ne compirà ventidue. In sole quattordici gare con la Ferrari, Leclerc è riuscito a diventare il più giovane vincitore di un Gran Premio nella storia, conquistando il suo primo successo settimana scorsa a Spa-Francorchamps. Dal Belgio all’Italia, nuovamente in pole, nuovamente sul gradino più alto del podio. Un bis storico che rievoca il ricordo di Michael Schumacher, ultimo ferrarista (nel 1996) a trionfare in queste due celebri tappe del calendario di F1 alla prima stagione in Rosso. Imprese che pesano come un macigno nell’attuale confronto interno in casa Ferrari con un quattro volte campione del mondo come Sebastian Vettel pesantemente oscurato dalla figura del monegasco. Due vittorie contro le zero di Seb, quattro pole a una e una serie positiva di sette qualifiche di fila (dopo il Canada) che vedono Leclerc costantemente davanti a Vettel. E come se non bastasse a Monza è arrivato anche il sorpasso in classifica piloti con Charles ora terzo, a -3 da Max Verstappen, con 13 punti di vantaggio sul tedesco.

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BUCO NERO VETTEL – Il trionfo di Leclerc fa certamente passare in secondo piano una delle giornate più buie nella carriera di Vettel. Essere dimenticato e messo da parte dopo delle imprese di questa grandezza da parte del compagno di squadra è complicato da accettare, specie se agli occhi del mondo intero Seb anche questa volta si è dimostrato facile. Nel giro di due settimane dal ruolo di capitano di Maranello è passato ad essere un pilota sconfitto, costretto a lavorare per la squadra a Spa per la vittoria di Charles e caduto in un buco nero inspiegabile nella sua Monza, tappa che nel 2008 gli regalò la prima clamorosa vittoria alla Toro Rosso. Un semplice errore in trazione dopo 6 giri, all’inseguimento delle due Mercedes, poi il pericoloso rientro in pista con cui ha danneggiato sé stesso e Lance Stroll: cambio di ala, penalità e una serie infinita di pit-stop per portare al traguardo la SF90 fuori dalla zona punti. “Non sono contento di me stesso” ha dichiarato il tedesco nel post gara che dopo aver rilasciato una manciata di parole ai media si è recato fuori dal box Ferrari per la foto di rito. Postazione in secondo piano, sorriso tirato e ricco di delusione, poi il saluto senza partecipare alla festa di Leclerc. Una caduta troppo lunga e brutta per essere vera ma dalla quale Vettel deve rialzarsi prima che sia troppo tardi.

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Ma dopo il back-to-back tutto rosso, ora arriveranno le ultime sette gare in cui questa Ferrari potrebbe incontrare grosse difficoltà per la tipologia di circuiti vicini alle caratteristiche di Mercedes e Red Bull. E per regalare un’altra gioia ai propri tifosi in una stagione complessivamente deludente, le Rosse dovranno battagliare esattamente come Leclerc ha dimostrato di saper fare prima con Hamilton poi con Bottas. Tutta la gara davanti con le frecce d’argento alle spalle, costantemente sotto tiro DRS. Charles, nonostante la giovane età, non ha sofferto la pressione, ha accettato la sfida ed è uscito da Monza come un re prendendosi tutta la scena, i boati e anche gli applausi dalla sala stampa. Sebastian, invece, è caduto in un pericoloso buco nero dal quale è difficile uscirne, specie se di fianco a te hai il nuovo campioncino, il predestinato, un pilota che tutti già considerano un potenziale campione del mondo.

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