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Inno di Mameli in memoria di quella memorabile tappa di dodici anni fa. Non è la Ferrari a far festa a Monza ma l’Alpha Tauri, ex Toro Rosso, scuderia di Faenza. Nel 2008, in un weekend condizionato dalla pioggia, fu Sebastian Vettel a far esultare il proprio team ma questa domenica a trionfare per la prima volta in carriera è il francese Pierre Gasly, autore di una gara da urlo condotta in testa dopo la pesante penalità comminata a Lewis Hamilton.
Al Gran Premio d’Italia è andato in scena un incredibile spettacolo conclusosi tra le lacrime di gioia dell’Alpha Tauri e il rammarico di chi come Carlos Sainz per un solo giro ha accarezzato l’idea di presentarsi il prossimo anno in Rosso con una vittoria. Nella gara di casa, però, manca all’appello la Ferrari, uscita troppo presto con un doppio ritiro per Vettel (problema tecnico ai freni) e Leclerc (incidente alla Parabolica). Nonostante una monoposto ancora deludente dal lato prestazionale i due ferraristi, tra sfortuna ed errori di guida, cestinano una grande opportunità in un weekend nero per Mercedes e Red Bull. Hamilton parte dalla pole ma a metà gara, in regime di Safety Car, a causa di un pasticcio dal muretto commette un’ingenuità e torna ai box con il semaforo rosso in pit-lane causato dalla presenza della macchina di Magnussen, ferma per un problema tecnico. Stop&go e 10 secondi di penalità da scontare alla ripartenza dopo la bandiera rossa, quest’ultima esposta per rimuovere la macchina di Leclerc.
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È così che il leader a metà gara lascia il comando e riparte dal fondo mentre il compagno, spento fin dai primi giri della gara, sgomita per difendere la quinta posizione. Blackout Mercedes ma non solo perché a Monza si eclissa anche la Red Bull: accantonata una qualifica deludente, i due torelli finiscono entrambi fuori dalla zona punti con Verstappen out per problema alla powerunit e Albon sul fondo del gruppo senza passo gara. Con Mercedes, Red Bull e Ferrari fuori dai giochi davanti è puro show: Gasly guida il GP con calma olimpica mentre Sainz si libera rapidamente di Raikkonen e recupera terreno giro dopo giro fino ad arrivare a una manciata di decimi di distacco allo sventolamento della bandiera a scacchi. Tanto basta, però, al francese per aggiudicarsi la prima vittoria in carriera: “È incredibile, non mi rendo nemmeno conto di quello che è successo – ha detto Gasly -. È stata una gara folle, siamo riusciti a sfruttare al massimo la bandiera rossa. La macchina era veloce e con questo team ho attraversato tantissime emozioni negli ultimi 18 mesi: podio e ora vittoria, fatico a rendermene conto“. “Il secondo posto è un grandissimo risultato ma sono deluso a metà – il commento di Sainz -. È incredibile pensare di aver avuto la possibilità di lottare per la vittoria ma dobbiamo essere fieri del passo di questa macchina“.
Terzo, invece, Stroll che regala finalmente un lampo alla Racing Point mentre per trovare la prima delle Mercedes bisogna scendere al quinto posto con Bottas alle spalle di Norris. Settimo Hamilton che da ultimo compie una vera e propria impresa in una gara compromessa da un errore del suo muretto: “Innanzitutto non abbiamo fatto un gran lavoro, dobbiamo sottolineare questo. Onestamente non ho visto il segnale ma devo assumermi le responsabilità “. Chiuso il capitolo Monza il Circus rimarrà in Italia traslocandosi al Mugello in occasione del Gran Premio della Toscana Ferrari 1.000. Una nuova tappa nella quale si celebrerà la storia della Rossa, oggi completamente assente nel circuito di casa. Ma a Monza, quantomeno, l’inno italiano c’è e il merito è tutto di Alpha Tauri.
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