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Questi giorni sono particolari per il motorsport, perché è ancora impressa nella mente dei piloti, e non solo, la tragedia di Hubert a Spa. In questi casi, però, “the show must go on”, perché è la settimana del gran premio d’Italia. A Monza la grande favorita è la Ferrari, specialmente dopo aver conquistato la prima vittoria stagionale proprio sul circuito di Spa-Francorchamps con Charles Leclerc. Il monegasco fin da subito ha messo in chiaro l’obiettivo del team: vincere.
“Fin da quando ero un bambino ho sognato di poter essere un giorno pilota del team di Maranello, uno dei più rappresentativi della Formula 1, e va da sé che questa prima volta a Monza con la scuderia Ferrari per me sarà molto speciale. Daremo il massimo per cercare di portare a casa un grande risultato e rendere ancora una volta i tifosi orgogliosi di noi”.
Proprio in occasione del Gran Premio d’Italia Mattia Binotto ha annunciato l’arrivo della specifica 3 del motore per le due SF90. Questa nuova unità di motore porta più cavalli e degli accorgimenti per ridurre i consumi. La Ferrari, infatti, sulle piste a basso carico aerodinamico e ricche di rettilinei per tutta la stagione ha sofferto eccessivamente gli alti consumi (es: Leclerc in Austria).
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Nel frattempo a Maranello si sta ancora analizzando il motivo della rottura del motore di Antonio Giovinazzi a Spa durante le qualifiche (i team clienti hanno potuto sfruttare il nuovo motore già dalla scorsa settimana). Questi controlli sono fondamentali, perché sulla pista brianzola si viaggia per il 75% del giro a tutto gas con una velocità media di 260 km/h. Mattia Binotto e tutto il suo entourage dovranno dimostrare come il motore Ferrari non sia soltanto performante, ma anche efficiente.
“Il motore viene mappato in modo specifico per Monza – aggiunge Mekies – visto che l’acceleratore rimane full gas per il 75% del giro, contro una media degli altri circuiti che si attesta al 60%”.
“Anche la velocità media è di 260 km/h e si ottiene grazie a curve molto veloci come Ascari e Parabolica. Sullo Stradale si gira a una media di 40 km/h in più rispetto a quella degli altri circuiti del campionato”.
Il motore non sarà l’unica novità per il Gran Premio di Monza, ma ci saranno anche delle novità aerodinamiche, che vengono tutte programmate attraverso una preparazione specifica, perché: “… parliamo di un layout unico al mondo, che obbliga a gareggiare con basso carico aerodinamico e quindi con una vettura piuttosto difficile da guidare. La macchina, con ali così limitate, nelle mani del pilota sembra molto leggera e meno stabile del consueto complicando parecchio le cose in frenata”, ha dichiarato Vettel nel corso del weekend in Belgio.
Il lavoro s’incentra su quattro punti.
“Motore, freni, aerodinamica e assetto. Monza è l’unico tracciato per il quale si delibera un pacchetto specifico. Ovviamente non sviluppiamo un motore appositamente per il GP d’Italia per gli ovvi vincoli regolamentari (ma debutta la power unit Evo3), ma portiamo uno specifico pacchetto aerodinamico molto scarico”.
La prima novità sarà incentrata sull’ala posteriore, completamente inedita. “Lavoriamo sull’ala posteriore che viene completamente ridisegnata lavorando sulla forma dei profili e sulla loro incidenza. Inoltre vengono eliminate le alette poste al di sopra della pinna del cofano motore (doppia T-wing come a Sp). L’effetto collaterale è che si ha nella diminuzione dell’effetto del DRS che arriva fino al 40%“.
Poi dopo aver trovato la soluzione adatta si passa alla parte anteriore della monoposto. “Il terzo step è focalizzato sull’ala davanti che sarebbe troppo carica, generando uno sbilanciamento eccessivo della spinta verticale verso questo componente, anche diminuendo al massimo l’angolo dei flap”, conclude Cardile.
La Ferrari che vedremo a Monza sarà per molti aspetti totalmente inedita, pronta per conquistare l’agognata vittoria di casa. Nel frattempo Toto Wolff mette pressione al team di Binotto: “A Monza sono più favoriti che a Spa, noi siamo più lenti di 15 km/h e non li recupereremo in 4 giorni”.
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