Terzo gradino del podio e quinto posto al traguardo, massimo risultato possibile a Le Castellet. La Ferrari abbandona il Gran Premio di Francia chiudendo con il podio di Charles Leclerc e l’amaro quinto posto di Sebastian Vettel chiudendo così uno dei GP più complicati per questa SF90. Poco da fare se davanti hai una Mercedes che non concede nulla e che prosegue nel suo strabiliante percorso intrapreso da inizio stagione. Otto vittorie in otto gare, sei di queste targate Lewis Hamilton. Dopo un avvio titubante nel testa a testa con il compagno di squadra Valtteri Bottas, il pilota britannico ha saputo riconquistare la vetta del Mondiale con una continuità di risultati davvero pazzesca. Quattro vittorie di fila nelle ultime quattro gare per far sembrare tutto così facile al cinque volte campione del mondo che di fronte all’indifferenza della gente un po’ s’arrabbia: “Non mi piace quando la gente sminuisce il mio lavoro – ha commentato nel post gara – guardatemi, sto sudando. Ho guidato al limite, ho guidato contro me stesso“. Già, una lotta interiore a fronte della scarsa competitività in pista. Ma a Le Castellet lo si sapeva, nemmeno la Ferrari avrebbe potuto animare questo weekend. E Leclerc ha saputo sfruttare la giusta chance per siglare il terzo podio in carriera mentre Vettel, dopo l’anonima qualifica, ha limitato i danni.
CHARLES SI RILANCIA – Chi non si è esaltato negli ultimi giri da cardiopalma vissuti onboard con Leclerc? Il monegasco ha dato ancora una volta prova della sua tenacia, della grinta e della fame di risultato. Nell’unico spiraglio concesso da Mercedes, complice il problema avuto da Bottas nel finale di gara, Leclerc ha dato il tutto per tutto portando la sua Ferrari oltre il limite per ridurre il gap da 6 secondi a una manciata di decimi al taglio del traguardo. Giri da cuore in gola che hanno portato il giovane ferrarista addirittura all’utilizzo del DRS nel lungo rettilineo salvo poi non avere lo spazio necessario per tentare l’attacco. E probabilmente sarebbe bastato un solo giro in più per tirare fuori un qualcosa di epico: “Non lascio mai nulla d’intentato – ha sottolineato Leclerc nel post gara – Non avevo c’erano abbastanza giri per tentare l’attacco ma ci ho provato, ho dato tutto“. Ed effettivamente la corsa contro la freccia d’argento (e contro il tempo) è stato l’episodio più emozionante di una gara piatta senza grandi spunti d’interesse. Ma Leclerc, nonostante la scarsa competitività della Rossa nel confronto con Mercedes, ha gestito alla grande la tenuta della sua SF90 per avere una piccola chance sul finale della gara. Applausi, boato sul podio e tanti complimenti. In fondo è il suo terzo podio in carriera che dopo una serie di delusioni, problemi ed errori di gioventù, forse può far svoltare la stagione.
VETTEL VOLTA PAGINA – Settimo posto in griglia, quinto in gara con il punto addizionale del giro veloce conquistato proprio all’ultimo giro. Un piccolo contentino per Vettel che a Le Castellet ha vissuto un weekend complicato soprattutto dal punto di vista del morale. Tralasciando il deludente risultato, Seb ha dovuto fare i conti con la pesante mazzata della Fia che ha troncato in due il tentativo della Rossa di rivedere la penalizzazione del tedesco nell’episodio con Hamilton in Canada. La Ferrari prometteva di avere delle prove schiaccianti, tra analisi video, telemetria e GPS ma la Federazione Internazionale venerdì ha deciso di chiudere il caso ritenendo le argomentazioni non significative rispetto agli elementi a disposizione della direzione gara di Montreal al momento della decisione di penalizzare Vettel. “Ci sono troppi paragrafi, questo regolamento sarebbe da bruciare – ha commentato duramente il tedesco dopo la decisione della Fia – Come evitare tutto questo? Probabilmente ritirandosi“. Parole forti, dettate dalla rabbia che con tutta probabilità ha inciso sull’approccio di Seb a questo weekend. Infatti a Le Castellet Seb ha sofferto il ritmo di Leclerc nel confronto col compagno e una serie di errori in qualifica hanno compromesso la sua gara, limitata agli unici due sorpassi sulle McLaren di Norris e Sainz. “Non avevamo il passo per battere la Mercedes, salviamo il terzo posto di Leclerc – ha dichiarato Vettel nel post gara – Ma a Maranello ci sono persone che lavorano con passione e speriamo di andar più forte in Austria“. Insomma addio Francia e bagagli pronti per Spielberg.
Proprio il Gran Premio d’Austria, così come quello del Canada, potrebbe esaltare i punti di forza della SF90. A Spielberg Leclerc e Vettel proveranno a insidiare una Mercedes tornata in modalità astronave dopo la sesta doppietta stagionale. Ma il rilancio di Charles e la voglia di riscatto di Seb potranno essere fondamentali in questo fine settimana considerato che la F1 non si ferma e tornerà in pista già venerdì 28 per le prime libere. Al Red Bull Ring un terzo gradino del podio non basta.