È solo venerdì ma i segnali della Rossa sono importanti. La Ferrari cercava questo, una prestazione convincente che mettesse in guardia la concorrenza fin dalle prove libere. La SF90 vola nel deserto di Manama in occasione della prima giornata di lavoro del Gran Premio del Bahrain, seconda tappa del Mondiale 2019 di Formula 1. Prima Charles Leclerc stupisce tutti e sigla il giro veloce nelle libere 1, poi Sebastian Vettel inverte il trend e conquista il fastest lap nelle free practice 2 con un tempo pauroso di 1:28.846. Il tutto in una ‘doppia doppietta’ con le Rosse che guadagnano più di mezzo secondo su Mercedes e Red Bull.
Situazione dunque capovolta rispetto all’avvio di weekend in Australia dove le frecce d’argento dominarono fin dall’inizio. In quell’occasione fu Lewis Hamilton a mettere tutti dietro gli scarichi della sua monoposto numero 44 con i migliori tempi in tutte le prove libere e con la pole position in qualifica, salvo poi perdere la gara contro il compagno Valtteri Bottas. Ma quest’oggi al primo impatto con il circuito Sakhir la Mercedes si è mostrata molto ‘nervosa’ con evidenti problemi di set-up di una vettura ancora da perfezionare in vista della qualifica di domani.
In tutto questo sparisce la Red Bull che perde notevolmente nel giro secco tenendosi competitiva solamente nel passo gara. Qualche problema nell’assetto della RB15 ravvisato da Max Verstappen, sesto dietro alla Renault di Nico Hulkenberg, e da Pierre Gasly che dopo una simulazione qualifica nel bel mezzo del traffico scivola in dodicesima posizione. Ma le carte potrebbero mischiarsi in una giornata di sabato che potrebbe essere condizionata dalla pioggia. Probabilità precipitazioni oltre il 50% con la sessione di qualifica che scatterà alle ore 16:00 italiane, quando in Bahrain sarà già calato il buio. Tutto in gioco.