Incidente, macchina in fiamme, botto violento ma il pilota esce, salta le recinzioni e riceve il supporto dello staff medico. Non è un film, non è una recita, è tutto vero ed è tutto bene quel che finisce bene. Romain Grosjean è vivo, forse per miracolo, sicuramente per l’upgrade di sicurezza che il mondo delle corse ha saputo integrare nelle monoposto. Santo halo si potrebbe dire. Vedere una macchina spezzata in due e incastrata nel guardrail, in quei secondi di panico, ha fatto pensare al peggio. Ma Grosjean ce l’ha fatta e nell’adrenalina del momento, come un eroe, è riuscito a tirarsi fuori dalle fiamme.
Applausi e sospiro di sollievo per l’intero mondo della Formula 1 che per oltre un’ora ha atteso notizie circa le condizioni del francese nello stand-by della gara con tutti i piloti in pit-lane. Poi la ripartenza e un altro stop per l’incidente che ha visto la Racing Point di Stroll capottarsi dopo un contatto con l’Alpha Tauri di Kvyat. Ma anche qui, tutto bene è quel che finisce bene e lo spazio per la narrazione passa sulla gara. Un GP dominato, nuovamente, da Lewis Hamilton che conquista il 95° successo in carriera staccando sempre di più il precedente record di Michael Schumacher.
Max Verstappen le ha tentate tutte: dal pit-stop in più al cambio mescola differente per forzare Hamilton a una strategia opposta. Nulla, però, ha fermato una Mercedes indomabile tra le mani del sette volte campione del mondo, ancora una volta dominante e a tratti “imbarazzante” nel confronto con il povero Bottas che deve accontentarsi di un ottavo posto che non sa di nulla. Brutta anche la prova della Ferrari che solamente grazie al ritiro tardivo di Sergio Perez strappa un punto con Charles Leclerc in decima posizione. Testacoda e qualche contatto per Sebastian Vettel, tredicesimo e nervoso dinnanzi al caos di curva-1 con il compagno che lo supera all’interno senza troppi complimenti. Discussioni di box che però, tra qualche settimana, non ci saranno più. Vettel si prepara al divorzio, Leclerc è pronto a lasciarsi questa stagione alle spalle. La Ferrari delude anche nel deserto di Sakhir dove lo scorso anno dominò la scena con la pole del monegasco prima di piegarsi ai problemi tecnici. Il 2020 è ad un passo dalla chiusura e forse è meglio così, per tutto ciò che è accaduto nel mondo in questo anno disastroso. Ma Grosjean in questa giornata terrificante è il driver of the day, è ancora tra noi e tornerà più forte.