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Dietro nella simulazione qualifica, non competitiva sul passo gara. Inizio decisamente in salita per la Ferrari al Gran Premio del Bahrain. Tra il pomeriggio e la serata di Sakhir la Rossa mette da parte le buone sensazioni della Turchia e si rituffa nel bel mezzo delle difficoltà del deserto. Fuori dalla top-10 nelle libere 1, le SF1000 di Sebastian Vettel e Charles Leclerc confermano il risultato anche nella seconda sessione con il tedesco che chiude 12° e il monegasco 14°, accumulando un gap tra i 7 decimi e il secondo dai migliori tempi della classifica.
Ma c’è tanto da lavorare su una macchina che presenta dei margini di miglioramento ma che fino ad ora ha espresso forti complicazioni soprattutto sulla gestione delle mescole. Chi invece non soffre alcuna difficoltà è la Mercedes che con Lewis Hamilton, fresco del settimo titolo iridato, chiude entrambe le sessioni con il miglior tempo portando il limite sull‘1:28.971. Bene anche Valtteri Bottas che lima il gap tra i 3 e i 4 decimi anche se il pericolo numero uno per il britannico è Max Verstappen. L’olandese con gomma media si piazza in seconda posizione al termine delle FP2 con soli 347 millesimi di ritardo.
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Tutto lascia presagire a un sabato di qualifica piuttosto movimentato con team e piloti nuovamente in pista dalle 12:00 italiane per le libere 3. Poi a Sakhir si riaccenderanno i riflettori nella serata delle qualifiche (15:00 italiane) che vedrà Hamilton a caccia della pole dopo lo sgarbo della Racing Point di Stroll a Istanbul. Per Verstappen e per Bottas sarà l’occasione per battere un sette volte campione del mondo mentre per la Ferrari l’obiettivo sarà quello di puntare quantomeno alla terza fila. Ricordando il 2019 con pole di Leclerc e vittoria di Hamilton per via di un problema tecnico alla Ferrari del monegasco, fino ad allora dominatore della gara.
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