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Sebastian Vettel non ha convinto nella scorsa stagione, infatti i risultati non sono stati quelli sperati: 2 pole position ed una sola vittoria. Un bottino veramente misero se lo confrontiamo con le parole dette nei test di pre stagione a Barcellona. “Non avevo pregiudizi, o particolari aspettative, ma al momento penso che debba fare un grande complimento a tutti coloro che hanno lavorato in fabbrica a Maranello per come hanno saputo interpretare le nuove regole. Ciò che hanno messo in pista oggi, nel primo giorno di prove dell’anno, è molto vicino alla perfezione. Non solo la performance, ma il numero di giri completati e come la squadra ha gestito la monoposto: tutto ha funzionato. Tutto è stato migliorato rispetto alla vettura dello scorso anno”, le parole del pilota Ferrari a Barcellona
Cattiva interpretazione sulle capacità della monoposto? Non si sa, ma sicuramente Vettel non è riuscito a sfruttare al meglio la monoposto come ha fatto Leclerc.
Il monegasco ha conquistato 7 pole position e 2 vittorie, un risultato molto diverso rispetto a quello del tedesco. Una rivalità quella tra i due accesa del corso delle gare, specialmente dalla seconda parte di stagione.
Ora a box chiusi e macchine spente Vettel ha un po’ parlato del compagno di squadra e delle nuove leve della Formula 1. “La mia stagione non è stata perfetta, sono le piccole cose a fare la differenza. Non sono soddisfatto e devo chiaramente migliorare. E so perfettamente chela vita contro Charles non sarà certamente più semplice nel 2020. In più la nuova generazione di piloti sta spingendo: Leclerc, Verstappen, Ocon, Albon, Russell e Gasly“.
L’ex pilota della Red Bull ha il contratto in scadenza con la Ferrari alla fine del 2020 e le prestazioni mostrate nel 2019 non sono state così convincenti per un rinnovo. Il tedesco lo sa e commenta così la sua stagione.“Non sono stato abbastanza bravo per un voto dall’otto in su. E un cinque sarebbe troppo poco. Quindi resta un sei o un sette. Su queste cose bisogna poi fare attenzione, perché alla prima occasione ti vengono rinfacciate“
La poca competitività del tedesco è derivata specialmente dalla poca compatibilità con la SF90. “Non avevamo abbastanza stabilità per avere la necessaria velocità in curva. E questo accadeva maggiormente sull’asse posteriore, se raffrontato alle altre squadra. Quello è stato il nostro Tallone d’Achille. Soprattutto nelle curve a media e bassa velocità abbiamo perso quel tempo che raramente siamo riusciti a compensare con la velocità in rettilineo“, ha concluso così il 32enne tedesco al quotidiano Blick
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