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“Il mondiale 2020 di F1 si farà, lo si deve fare. E vista l’eccezionalità della situazione può finire anche a gennaio 2021“. È questo il pensiero del presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, in merito alla situazione del Mondiale di Formula 1 ancora ai blocchi di partenza. È di oggi la notizia del rinvio del Gran Premio d’Azerbaijan, tappa programmata a Baku il 7 giugno, con l’eventuale partenza che ora slitta in Canada il 14 dello stesso mese. “Ci sono interessi miliardari in ballo – ha sottolineato Sticchi Damiani all’Adnkronos – Si dovrà rinunciare a qualche GP ma almeno 13-14 gare, il minimo per considerare valida la stagione, si disputeranno“. Nessuna certezza e tanti dubbi: “Il problema è che questa pandemia che sta esplodendo in tutto il mondo non dà alcun tipo di certezze – ha aggiunto Sticchi Damiani – Ragionevole pensare che nel nostro Paese tra un paio di mesi saremo in grado di ospitare un evento sportivo di tale importanza ma magari da altre parti la situazione sarà ancora in alto mare“. E ancora: “Il circus non vuole correre il rischio di ripetere quanto successo il 15 marzo a Melbourne dove si sono spesi tantissimi soldi per organizzare la gara e poi non si è rientrati di quel danaro perché la gara non si è corsa“.
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