Le pagelle del Gran Premio di Germania, valevole per la undicesima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. Sul circuito dell’Hungaroring è Esteban Ocon a trionfare dinanzi a Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Il francese approfitta di una gara pazza, il britannico invece approfitta dello strike al via di Bottas e Stroll che ha costretto al ritiro anche Leclerc, Perez e Norris. Nel parapiglia è stato coinvolto Max Verstappen, decimo al traguardo e ora secondo nel Mondiale. Mondiale che torna fra quattro settimane, quando si correrà a Spa (Belgio). Di seguito le pagelle delle Gran Premio.
GP UNGHERIA 2021: ORDINE DI ARRIVO E RISULTATI
CLASSIFICHE PILOTI E COSTRUTTORI AGGIORNATE
LE PAGELLE
Esteban Ocon 10
Oggi ha realizzato un sogno: vincere un Gran Premio, all’età di 24 anni. Un risultato impronosticabile e sicuramente anche frutto dell’allineamento di molti pianeti, tra cui quelli che hanno portato all’auto-eliminazione dei favoriti. Ciò non gli toglie comunque alcun merito: è stato in grado di rimanere in testa ben 70 giri, non scontato per un pilota affatto abituato a condurre una corsa. Ha sfruttato la casualità e l’ha capitalizzata: bravo Esteban, anche se un grazie ad Alonso è lecito.
Lewis Hamilton 9.5
Se non ci fosse stato Ocon, l’MVP sarebbe stato lui. Non molla un centimetro nonostante i tanti errori del box: quello di oggi, in concomitanza della seconda partenza, avrebbe stesso anche Mike Tyson. Lui non ha mollato, nonostante si sia trovato davanti troppi scarichi. Ha chiesto tanto alle gomme, ha duellato e a vinto (non senza patemi) contro un Alonso assatanato: ora può godersi una vacanza forte di un +6 su Verstappen.
Fernando Alonso 8.5
La battaglia con Hamilton, che di fatto vince ai punti prima di soccombere a causa di una palese divario tra monoposto, vale il prezzo del biglietto. Ha 40 anni sulla carta d’identità, ma ne dimostra 25 in pista. Mai rientro in F1 fu più azzeccato: se il compagno di squadra è riuscito ad imporsi per la prima volta, metà del merito è suo.
Carlos Sainz 7
Nonostante la qualifica sottotono, si guadagna una domenica da protagonista. Soprattutto per “meriti” di altri che, dalla quindicesima posizione di partenza, lo spingono fino a ridosso del podio. Lui ci mette comunque del suo con una gara caratterizzata da una rimonta costante. Quando si arrende a Hamilton, alla sua Ferrari ha già chiesto il possibile. Forse, anche qualcosa in più.
Max Verstappen 6
Dopo il disastro, del quale è stato vittima come Leclerc (senza voto), ha provato a ricostruire la sua gara, a portare a casa anche le briciole, che alla fine potrebbero tornare utili. Una prova di maturità, senza cedere alla frustrazione: non poteva fare altro con una monoposto danneggiata se non passare quasi tutta la gara nei pressi degli scarichi di Ricciardo.
Valtteri Bottas 2
Non ha scusanti, non è perdonabile. Perde il controllo della monoposto e innesca una serie di carambole che pregiudica la gara di molti. Come se non bastasse, la FIA gli ha confezionato un regalo in vista del weekend di Spa: cinque posizioni di penalizzazione in griglia.
Lance Stroll 1
Diciamo che anche a lui sarà utile una bella vacanza. Una pausa di riflessione su quello che è accaduto in curva 1: arriva lunghissimo alla prima staccata, frena all’interno e crea il caos. Una manovra da patente strappata, peggiore di quella di Bottas: basta questo per qualificarla.