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Un gruppo di più di 45 ONG arabe ha rivolto un messaggio importante al campione di Formula 1 Lewis Hamilton, in vista del GP di Arabia Saudita che si terrà a Gedda per la prima volta il weekend del 5 dicembre 2021. Il campione britannico si è da sempre impegnato in numerose battaglie civili contro il razzismo, come dimostra l’appoggio al movimento Black Lives Matter, e altre tematiche. Per questo le associazioni si sono rivolte a lui, citando la guerra in Yemen, la detenzione di alcune attiviste locali e l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi. “Hai dimostrato un coraggio immenso nella tua lotta”, si legge nella lettera. “Se il miglior pilota di F.1 si rifiuta di competere in Arabia Saudita se ne parlerà e potrebbe essere di grande aiuto per convincere il Paese ad cambiare finalmente la propria concezione sui diritti umani. Manderebbe il messaggio che il mondo non è cieco alla sua intenzione di nascondere i suoi crimini di guerra e le violazioni dei diritti umani”.
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Un’alternativa alla mancata partecipazione al GP, cosa di fatto praticamente impossibile, nella lettera viene proposto al pilota di indossare “una maglietta per chiedere il rilascio di Loujain Alhathloul e la fine della guerra in Yemen”. Un’altra soluzione sarebbe applicare un adesivo alla monoposto: “Dato che molte donne sono state punite perché hanno lanciato dei messaggi, potresti mettere un adesivo di uno di questi sulla tua auto durante la gara o indossare una maglietta invitando il governo saudita a liberarle dalla prigione”.
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