Valtteri Bottas vince in Russia il primo Gran Premio della carriera, ma la sua vittoria è stata tutt’altro che scontata. Il finlandese è autore di una gara perfetta. Dalla sua terza piazzola al via ha sfilato il connazionale Raikkonen (partito male), poi ha seguito la scia di Vettel e l’ha superato, dopodiché si è involato. La sua Mercedes con le gomme ultrasoft era irresistibile, ma dopo il pit stop ha dovuto soffrire il ritorno del tedesco della Ferrari, ma non si è scomposto ed è riuscito a vincere, nonostante il distacco finale sotto il secondo.
La Ferrari può parzialmente mangiarsi le mani per il risultato finale dopo aver monopolizzato la prima fila, ma le prestazioni della vettura sono state nuovamente confermate, con la Rossa in gran parte della gara più veloce delle Mercedes, in particolare con le gomme supersoft, come dimostra il super giro veloce di Raikkonen. Anche il degrado delle gomme sembra essere molto migliore per il Cavallino rispetto ai rivali di Stoccarda. Inoltre, Vettel è riuscito ad allungare su Hamilton, avversario diretto in classifica piloti.
Già, perché il tre volte campione del mondo è incappato in una giornata decisamente storta. I problemi di temperatura sulla sua vettura non bastano per giustificare i 30 secondi presi dal compagno sul traguardo e fa riflettere anche il distacco da Raikkonen.
La Red Bull continua a deludere, con Verstappen che conclude sì al 5° posto, ma staccato di una vita dal duo Ferrari–Mercedes, praticamente mai inquadrato perché ha corso sempre da solo, con la sua unica azione al via, quando ha preso la posizione al compagno Ricciardo e a Massa. Ricciardo che si è dovuto ritirare dopo pochi giri per un problema ai freni sulla sua vettura: gli austriaci dovranno lavorare molto, in quanto non è solo la prestazione a mancare, ma anche l’affidabilità, come dimostrano i tre ritiri in quattro gare.
Menzione d’onore, poi, per Hulkenberg, autore di una bella gara con la sua Renault, che ha percorso ben 41 giri dei 52 con le gomme ultrasoft, chiudendo poi all’8° posto davanti a una Williams ben più competitiva (solo 9° Massa, 11° Stroll) e alle Toro Rosso, rivali dirette (oggi non bene, con Sainz 10° e Kvyat 12°).
Non stupisce invece più Force India, con Pérez 6° e Ocon che dopo tre gare si schioda dall’abbonamento al 10° posto chiudendo 7°. Rimane incommentabile invece la McLaren: Vandoorne riesce a precedere solo le Sauber, mentre Alonso nemmeno riesce a partire. Peccato vedere una scuderia storica fare questa fine. Male oggi anche Haas, con Magnussen 13° e Grosjean, con evidenti problemi di assetto e freni, fuori dopo una curva per un incidente con Palmer.