Formula 1

Formula 1, Domenicali: “Due GP in Italia anche dopo 2026? Possibile, ma molto difficile”

Stefano Domenicali
Stefano Domenicali - Foto LiveMedia/Germain Hazard / Dppi/DPPI

Il presidente della F1, Stefano Domenicali, nella settimana che vedrà il GP dell’Emilia Romagna sul circuito di Imola, fa il punto della situazione sui GP di casa nostra: “L’Italia è parte centrale del calendario ma bisogna affrontare questioni che riguardano risorse, infrastrutture e servizi per i tifosi. Ci saranno ancora due GP di F1 in Italia dopo il 2026? Possibile, ma molto difficile”. 

“Imola, Monza e l’Italia sono parte centrale del calendario. Bisogna però affrontare questioni che riguardano risorse e infrastrutture. Se oggi non c’è la volontà di investire, lavorare insieme, fare dei progetti a lungo termine, alcuni paesi rischiano di perdere il GP. Entro la fine di quest’anno abbiamo scadenze che dovremo rivedere. Faremo il punto a Monza parlando del futuro del GP d’Italia e anche quello dell’Emilia Romagna con Governo e Aci”, ha aggiunto Domenicali.

Domenicali in merito continua: “Mantenere due gare in Italia dopo il 2026 è possibile, ma obiettivamente al momento è abbastanza difficile. In ogni caso c’è bisogno di un cambio di passo non solo nella sicurezza degli autodromi, ma anche per i servizi offerti ai tifosi. E’ molto difficile considerando le richieste che ci arrivano dal resto del mondo. Abbiamo tantissime nazioni che vogliono la F1 con interesse crescente nel Far East e Stati Uniti, ma anche l’Europa ha mostrato segnali interessanti dopo l’iniziativa di Madrid”.

Per il presidente F1 quello di Imola è il GP di casa e ribadisce che per lui questo è sempre un appuntamento importante, nel ricordo di Senna e Ratzenberger, cui ricorre il 30° anniversario dalla loro scomparsa: “È un GP speciale in tutti i sensi che ci ricorda come il tempo passi velocemente ed è capace di cancellare certi brutti momenti ma se utilizzato bene può essere importante. Le tragedie di Senna e Ratzenberger e l’alluvione del 2023 sono affini nel ricordare questo GP. Gli incidenti hanno cambiato l’approccio alla sicurezza. L’alluvione ci ha dato l’idea di quello che la gente può fare nel recuperare una vita normale dopo un evento catastrofico”.

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