La lotta alla diffusione del coronavirus ha portato anche la Formula 1 alla sospensione del mondiale. La Scuderia Ferrari, pienamente d’accordo con la decisione presa da FIA e Formula 1, ha deciso di anticipare al periodo tra il 19 marzo e l’8 aprile il consueto periodo di chiusura estiva. Mattia Binotto, team principal Ferrari, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Formula1.com: “La salute dei nostri dipendenti è importante. E’ la nostra massima priorità“. “Siamo riusciti ad andare a Melbourne, anche se non è stato facile essere lì perché abbiamo dovuto cambiare anche il nostro piano sui voli. Ma più di questo è ciò che sta accadendo in Italia che ci preoccupa. Esprimiamo la nostra solidarietà a tutto il nostro personale” ha affermato Binotto.
Parlando poi di quanto la situazione attuale influirà sullo sviluppo della nuova monoposto, il team principal ha detto: “Ci sono molte restrizioni che sono state applicate per ridurre al minimo i rischi di contagio e ciò sta influenzando la nostra capacità di sviluppo. Ora ovviamente è tutto in sospeso. Prima dello stop forzato, abbiamo cercato di ricalibrare i programmi di sviluppo sulla base di varie ipotesi di calendario ma, ovviamente, dobbiamo aspettare l’evoluzione della diffusione del coronavirus nel mondo e i suoi effetti sulla ripresa delle attività“.
“Solo quando avremo un quadro più preciso saremo in grado di capire cosa saremo capaci di portare in pista nel primo Grand Prix della stagione. Dobbiamo capire come si svilupperà la situazione, ma speriamo di poter tornare al più presto possibile, una volta che le condizioni saranno giuste. Da parte nostra, siamo pronti a supportare la F1 e la FIA in questa delicata fase” sottolinea Binotto, “ora c’è bisogno di serenità, di stare insieme con le nostre famiglie e di ricaricare le batterie“. “Queste tre settimane di spegnimento serviranno a ricaricarci per poi a spingere forte nei mesi successivi, quando avremo due sfide da affrontare allo stesso tempo, quella del 2020 e quella del il progetto 2021” prosegue il numero uno di Maranello. Per quanto riguarda le novità del regolamento 2021, Binotto rivela che ci sarà una “teleconferenza con tutti gli altri team, F1 e FIA per discutere della situazione e dell’impatto che ha non solo su questa stagione, ma anche su quella successiva“, perché bisogna “valutare attentamente ogni aspetto e vedere se non è proprio il caso di pensare di posticipare eventualmente l’introduzione delle nuove regole tecniche per il 2021. In ogni caso, la Ferrari è pronta ad assumersi la responsabilità di una scelta che deve essere fatta nel massimo interesse di questo sport, non è certo il momento dell’egoismo e della tattica“.
Riferendosi invece alla nuova SF1000 e a quanto visto nei test di Barcellona, dice: “Le auto che abbiamo portato a Melbourne sono quelle che hanno terminato i test, quindi non ci aspettiamo aggiornamenti che cambieranno la nostra competitività relativa rispetto a loro. Abbiamo analizzato i dati, non credo che ci sia qualcosa di sbagliato in termini di correlazione. Questa è la vera prestazione della macchina. Dove verrà confrontato con gli altri? Barcellona è sempre alla prova, devi aspettare le prime tre gare per capire dove sei. E’ importante per noi come squadra continuare a progredire, avere solidi weekend di gara, dal punto di vista del team, del pilota e dell’affidabilità“.
Mattia Binotto poi commenta anche quanto visto della nuova Mercedes, considerata ancora una volta la favorita: “Hanno fatto un ottimo lavoro, quindi dobbiamo riconoscerlo. Da parte nostra, abbiamo orientato la direzione del nostro progetto in una direzione diversa rispetto al passato. Normalmente quando lo fai, potresti perdere inizialmente un po’ di terreno, ma speriamo che possa dare qualche potenziale di sviluppo in più per il futuro“. Il cambio di direzione fa riferimento alla mossa Ferrari di aggiungere più carico aerodinamico per avere più velocità negli angoli, caratteristica arrivata però a scapito di una maggior resistenza e ciò ha influito sulle loro prestazioni nei rettilinei. Ma in fin dei conti, Binotto è convinto di aver fatto la scelta corretta: “Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Siamo stati molto più veloci in curva rispetto allo scorso anno“, ha detto. “Quindi la macchina sta facendo quello che ci aspettiamo, essendo più veloce in curva, ma siamo più lenti sui rettilinei. Crediamo che avere più carico aerodinamico dovrebbe aiutarci non solo in un singolo giro ma anche in gara, come nella gestione e nell’usura delle gomme. Se penso alle simulazioni di gara che abbiamo fatto, rispetto alle prestazioni dei singoli giri, siamo stati più forti sui tempi più lunghi. Questo è il vantaggio di una maggiore deportanza” ha concluso.