Dopo la vittoria a Monza, la Ferrari si prepara a GP di Baku. Altra pista che dovrebbe essere favorevole alla scuderia di Maranello. Lungo poco più di sei chilometri, il tracciato è quanto mai completo, con frenate impegnative, curve a 90 gradi e chicane che mettono in particolare luce le capacità dei piloti. Il tratto rettilineo che va dalla curva 16 alla 1 misura oltre due chilometri ed è solitamente teatro delle azioni più importanti di gara, con i piloti in scia l’uno dell’altro a più di 320 km/h. Dalla curva 4 alla 12 occorre invece uno stile di guida che ricorda più un tradizionale circuito cittadino, con barriere da sfiorare e curve ad angolo retto, inclusa quella verso sinistra sotto la celebre torre antica dove passa solo una vettura per volta. “La pista unisce tratti molto veloci a sezioni particolarmente tortuose ed è unica nel suo genere. Storicamente siamo sempre stati piuttosto competitivi su quel tracciato, il morale dopo la vittoria di Monza è alto e siamo determinati a mantenere l’attuale stato di forma anche se, ancora una volta, ci aspettiamo una lotta molto serrata tra le prime quattro squadre. Con Charles e Carlos punteremo ancora una volta a eseguire tutto alla perfezione a Baku, per provare e portare a casa un altro risultato importante per la squadra.“, le parole del team principal Frederic Vasseur.