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Non è il tempo di fare i processi ma forse è giusto accendere un campanello d’allarme… o forse qualcosa di più. Difficile parlare di prestazioni in pista soprattutto al termine di due sessioni di libere in Austria, le prime della stagione. La Formula 1 riparte dal Red Bull Ring di Spielberg, il tracciato nel quale lo scorso anno Charles Leclerc fece registrare una pole position da urlo in 1:03.003 per poi perdere la gara di fronte alla super rimonta di Max Verstappen. Ma quella Ferrari c’era, era propositiva e aveva un altro tipo di progetto. Quest’anno, invece, la scuderia di Maranello ha preso un altro percorso nel tentativo di migliorare la prestazione in curva (soprattutto in quelle a medio-bassa velocità, punto debole del 2019) lasciando qualcosina nella potenza sui rettilinei.
Qual è il risultato? Progetto cancellato e nuovi aggiornamenti per l’Ungheria. Le parole del team principal Mattia Binotto non possono passare nel nulla. Le parole di Binotto sono un grido di allarme e forse un’ammissione di colpa. “Non è sbagliato dire che queste due gare in Austria saranno difficili perché oltre a guardarci davanti dovremo guardarci dietro – ha spiegato il team principal della Rossa -. Gareggeremo in difesa, è importante correggere gli errori e credo che dall’Ungheria in poi capiremo qual è il nostro reale potenziale“. E ancora: “Non abbiamo portato novità in Austria perché abbiamo cancellato gli sviluppi in programma dopo che a Barcellona abbiamo notato dei problemi sulla nostra vettura“.
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Guardando la classifica tempi dopo un venerdì di libere che i decimi siano 2, 3 o 6 poco conta. Ciò che pesa sul pensiero e sulla prospettiva sono proprio le parole di Binotto. E fin dal giovedì la comunicazione della Ferrari non è stata piuttosto entusiasmante e gioiosa per questo nuovo inizio anche tra le mille perplessità della convivenza fra Leclerc e Vettel (al quale lo stesso Binotto ha ammesso di non aver fatto un’offerta per il rinnovo). È solo il venerdì del primo appuntamento della stagione ma le premesse, stando alle parole dei protagonisti, non sono esaltanti. In Austria si gareggerà questo weekend e anche il prossimo ma il focus della Rossa parrebbe esser puntato all’Hungaroring che, molto probabilmente, verrà vissuta come la tappa della verità. Ma se già in Austria Riccardo Adami, ingegnere di pista di Vettel, chiede a Seb di superare una McLaren (per avere un passo gara senza traffico) ricevendo risposta negativa, forse queste parole non sono soltanto una tattica. Il campanello d’allarme c’è. Nel mentre la Mercedes domina e alla concorrenza si aggiunge la vettura ‘B’ della Racing Point con la Red Bull su tutte le furie. Bentornata F1.
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