“Non faccio più previsioni, nel 2016 abbiamo fatto una figuraccia dicendo che avevamo raggiunto il livello della Mercedes. Ho sbagliato io, ora aspetto il 2017. Son sicuro che arriveranno i risultati, altrimenti ne risponderò personalmente”. Nel consueto pranzo natalizio con la stampa specializzata, Sergio Marchionne ha cercato di voltare pagina. Archiviato un deludente 2016, in casa Ferrari si guarda con ottimismo all’anno che viene. “Non sarà difficile fare meglio dell’anno scorso. Abbiamo già cambiato qualcosa in metodologia con l’arrivo di Mattia Binotto ad agosto. Un cambiamento organizzativo per darci maggior tranquillità, perchè abbiamo speso soldi e risorse nella direzione giusta”.
Ma a tener banco è soprattutto la questione piloti. Marchionne conferma la novità Antonio Giovinazzi – “Sarà il nostro terzo pilota. La Ferrari bisogno di giovani pronti a entrare” – ma serpeggia grande incertezza per il 2018 – “Ho visto il Raikkonen migliore di sempre, ma non so se vorrà andare oltre il 2017. Per quanto riguarda Vettel, è presto per parlare del suo rinnovo. Prima deve trovarsi bene con la macchina dell’anno prossimo. Noi dobbiamo dargli un’auto competitiva, lui deve guidare sereno”.
A proposito della nuova monoposto – “Siamo intervenuti in ogni area della vettura, soprattutto sull’aerodinamica, storicamente negli anni recenti punto debole della Ferrari. L’anno scorso sullo sviluppo della macchina ne sapevo molto meno di quanto ne sappia oggi, il livello di trasparenza in Scuderia era molto diverso, era frutto di una gestione gerarchica che di fatto bloccava il flusso di informazioni” – ha concluso Marchionne, rivolgendo di fatto un’accusa indiretta al vecchio corso.