Ferrari protagonista, la Red Bull arranca. E’ solo venerdì, in Italia è ancora notte, ma Albert Park emette un primo parziale verdetto, ed è sorprendente: la Rossa c’è, guida le FP2 in Australia e fa meglio di chi ha dominato le prime due gare stagionali e le ultime due annate di F1 non solo nel giro secco, fatto che non sarebbe una novità assoluta, quanto nella simulazione passo gara, dove il Cavallino è stato più rampante che mai, specie con Charles Leclerc, che si prende il miglior tempo nella seconda sessione e si candida a una gara in cui si può davvero puntare alla pole e, forse, alla vittoria.
E’ vero, probabilmente è anche una questione di setup, e il team austriaco ci metterà poco ad aggiustare il tiro, ma la vettura numero uno di Max Verstappen, complice un problema al fondo nella prima sessione, non ha brillato più di tanto, per usare un eufemismo. Tante correzioni, quasi quattro decimi rifilati nella simulazione qualifica, poi un passo gara balbettante – la simulazione è durata ben pochi giri – e anche in questo caso non all’altezza di quanto mostrato dal monegasco. Questione di benzina, di assetto, di una serie di variabili che in un circuito esigente come quello australiano possono fare la differenza. Il gap di sicuro non sarà questo in qualifica né tantomeno in gara, la speranza per la scuderia di Maranello è però quella di mantenere questo rapporto di forza anche nel proseguo del weekend. Non sarà facile e non si parte da favoriti, ma le speranze e le quotazioni salgono dopo questo gran bel venerdì.
Era notte inoltrata appena si è chiusa la prima sessione di libere: miglior tempo per un pimpante Lando Norris, un brutto incidente per Alexander Albon che ha poi dovuto saltare la seconda sessione. E proprio nelle libere due è venuto fuori un dominio davvero entusiasmante della Ferrari, su tutta la linea: Leclerc ha fermato il tempo in 1.17.277, Verstappen secondo a 0.381. Un abisso raramente visto dal 2023 a oggi. Buon tempo per Carlos Sainz, evidentemente non al meglio dopo l’operazione per appendicite, mentre Sergio Perez arranca come quasi sempre ed è solo ottavo sul giro secco, in cui invece brillano le Aston Martin con Stroll per una volta davanti ad Alonso. Male, invece, le due Mercedes: Hamilton, addirittura, è nelle retrovie e non c’è proprio feeling fin qui.
A far sorridere in casa Ferrari è anche il fatto che la SF-24 è stata una delle poche monoposto a introdurre novità per questo terzo appuntamento stagionale, in particolare dalle parti dell’ala posteriore. Il team principal Frederic Vasseur non si nasconde: “Dobbiamo concentrarci su di noi, anche loro avranno le loro cose da fare. Sicuramente è andata bene, per Sainz che credo potrà voltare pagina e concentrarsi sul weekend. Anche Leclerc è andato bene in termini di costanza e di passo sul giro. È incoraggiante per domani, però a Melbourne con l’evoluzione del tracciato ogni giorno è a sé. Domani si riparte da zero per le qualifiche”. Buone sensazioni per Charles Leclerc: “Per ora sembra che siamo messi bene ma dobbiamo vedere come andremo domani, quando mi aspetto che il gruppo proporrà valori molto più serrati”, così come per Sainz (“dobbiamo progredire passo dopo passo, in modo da arrivare alla qualifica e alla gara nella migliore forma possibile”), mentre Verstappen non appare particolarmente preoccupato: “C’è stata un po’ di confusione, sono andato largo nelle FP1 e lì ho danneggiato il fondo e anche il telaio. Però credo che tutto sommato siamo stati abbastanza veloci, siamo riusciti a completare più o meno il programma. Credo che vada tutto bene, la Ferrari è sicuramente veloce, noi abbiamo un paio di cose che possiamo ancora sistemare, nulla di troppo preoccupante”. Del resto, in vista delle qualifiche in programma alle 6 del mattino italiane potrebbe esserci un po’ di lotta e per la pole Leclerc se la gioca davvero, ma non si può azzardare alcun pronostico positivo per la Ferrari in vista di una gara in cui la Red Bull è sempre in grado di fare la differenza.