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L’allarme nelle dichiarazioni, la conferma nei risultati in pista. Tonfo clamoroso della Ferrari nelle qualifiche del Gran Premio d’Austria dove Charles Leclerc e Sebastian Vettel tirano fuori un settimo e un undicesimo posto irrisorio di fronte alle grandi aspettative del Cavallino sulla SF1000 presentata a febbraio. Brutta, bruttissima prova che conferma le note perplessità degli stessi tecnici di Maranello in merito all’intero progetto della macchina che a Budapest, in occasione della terza gara, potrebbe subire una totale modifica stile ‘piano b’.
Inaccettabile e inspiegabile ciò che è accaduto a Spielberg dove Vettel qualche ora prima aveva avvisato di esser preoccupato della lotta con McLaren e Renault, senza nemmeno citare Mercedes, Red Bull e Racing Point. L’eliminazione dalla Q2 non è di certo colpa del tedesco ma di una macchina che ormai non ha più certezze. Non esiste più la freccia Ferrari nei rettilinei dove perde importanti km/h nel confronto con tutte le altre monoposto in pista. Una pagina nera che potrebbe prendere un colore diverso a seconda di come andrà la gara domani dove comunque la Ferrari ha mostrato di avere un passo differente rispetto alla prestazione sul singolo giro.
Ma così non va, non si può arrivare a luglio e pensare che il progetto sia completamente da cestinare. La Ferrari ha deluso e dovrà rialzarsi in fretta anche tenendo conto che settimana prossima si correrà nuovamente al Red Bull Ring. Tutto questo è inaccettabile.
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