Dopo tante difficoltà, o meglio, molta frustrazione, perché i progressi nella seconda parte di stagione sono stati un po’ vanificati da errori nelle singole gare e dai miglioramenti anche dei competitors, è un sabato semplicemente da incorniciare per la Ferrari. Prima fila tutta Rossa in Messico, in modo assolutamente inaspettato per quanto visto non solo nelle prove libere, ma anche in Q1 e Q2. Il potenziale per la seconda fila c’era, e tenendo conto delle difficolta di Checo Perez anche in casa propria, anche una prima fila non sarebbe stata inaspettata.
Come una settimana fa ad Austin, invece, Charles Leclerc è in grado di ottenere la pole position, e Carlos Sainz lo segue a ruota: e questa volta non c’è nessun giro cancellato a Verstappen, semplicemente il Cavallino ne aveva di più e domani avrà nelle mani la grande occasione di portare a due le vittorie stagionali, ma bisognerà fare tutto nel migliore dei modi, cosa non riuscita affatto ad Austin tra irregolarità, errori di strategie, gestione gomma e sporcature dei piloti.
Ciò che conta, per il momento, è che viene fuori una prima fila che mancava da un anno per la Ferrari. Mette in mostra come sia stato fatto un upgrade importante, anche all’interno di un singolo weekend in cui si è progrediti sempre più fino al Q3 dei sogni, e che questo uno-due non è frutto del puro caso ma del lavoro. Ovviamente, la prudenza è la parola chiave e la ribadiscono gli stessi Leclerc Sainz.
Perché è chiaro, è solo sabato e in gara spesso sono stati messi a nudo i problemi della Ferrari, e in una pista come quella dedicata ai fratelli Hernandez è anche vero che con quel rettilineo infinito chi parte davanti rischia di dare la scia e di essere poi passato in curva uno. E che dire della gestione gomma: con le medie non ci sono buoni riscontri per la scuderia guidata da Vasseur. Alle spalle delle vetture di Maranello c’è proprio Max Verstappen, che vorrà riprendersi in pochi giri il primato forte di una macchina comunque superiore, seppur con meno margine nelle ultime gare, e uno straordinario Daniel Ricciardo, che con l’AlphaTauri fa meglio del padrone di casa Perez al quale potrebbe fare le scarpe il prossimo anno.
Dunque sarà una gara che sa tanto di incognita, così come le stesse qualifiche però, perché quando è ancora piena notte in Italia non c’è ancora una griglia di partenza reale. La prima fila tutta Ferrari, in realtà, non è affatto in discussione: le Ferrari partono davvero davanti, non è un sogno ma solida realtà, poi però Verstappen, Russell, Hamilton, ma anche Alonso, Sargeant e Tsunoda sono sotto investigazione per ragioni diverse, e rischiano penalità.