Formula 1

Ferrari, Binotto: “Al Mugello sfortunatamente cambierà poco per noi”

Mattia Binotto - Foto XaviYuahanda - CC-BY-SA-4.0

Al Mugello quanto cambieranno gli equilibri? Direi sfortunatamente poco, nel senso che se una vettura va forte, va forte su qualunque pista, che sia essa ad alta o bassa velocità“. Così Mattia Binotto, team principal della Ferrari, in merito alle ambizioni della Rossa per il Gran Premio della Toscana dove verranno celebrati i 1.000 GP del Cavallino in Formula 1. “E’ vero che questa è una pista che ha caratteristiche diverse da quelle sulle quali abbiamo appena corso come Spa o Monza, e nella quale speriamo come Ferrari di fare meglio di quello che abbiamo fatto nelle ultime due gare – ha aggiunto Binotto -. Ma solo domenica prossima potremo capirlo. E’ una pista che io personalmente e la Ferrari conosciamo molto bene, per averci fatto tantissimi test. Ricordo la mia prima volta al Mugello con la scuderia Ferrari: è stata nel 1995, nell’epoca di Michael Schumacher. E’ una pista bellissima, molto impegnativa, che piace tantissimo ai piloti che ci hanno corso, con curve ad altissima velocità, dove non si scende quasi mai sotto la terza marcia“.

E ancora: “Sono personalmente molto curioso di come andrà il prossimo weekend, anche per quel che sarà l’usura delle gomme. Perché se è una pista che in qualche modo è bellissima e molto impegnativa per i piloti, lo è anche per le gomme. Quindi credo che qualche sorpresa possa venir fuori“. Sulla pressione di dover tornare a lottare appena dietro i top team: “La pressione è solamente positiva. Noi credo che, indipendentemente dai momenti di difficoltà, sentiamo il supporto del nostro tifo e dei nostri tifosi – ha spiegato Binotto -. Anche loro spero capiscano il momento in cui ci troviamo, e che sicuramente non demordiamo. E’ chiaro che è una gara speciale ma in fondo quando si compete per dei campionati, ogni singola gara è una gara importante. Il livello di attenzione rimane quello, quando poi ci si trova in pista, davanti ai nostri monitor di telemetria e ai computer, la concentrazione e il nostro spirito stanno lì: la pressione uno cerca di togliersela e la spinta dei tifosi è sempre continua“, ha chiosato Binotto.

SportFace