[the_ad id=”445341″]
Ferrari agrodolce nel venerdì di libere ad Abu Dhabi, ma alla fine le note liete superano di gran lunga le problematiche emerse quest’oggi. Si parte con Charles Leclerc davanti a tutti e la sensazione che anche sulla pista di Yas Marina riusciremo a vedere una Rossa competitiva persino con la Red Bull, oltre che con la Mercedes – comunque sempre in agguato e pronte a crescere in vista della gara- che è tra l’altro l’obiettivo principale per ricucire di quattro punti il margine in classifica costruttori e piazzare, nei confronti delle Frecce d’Argento, un altro sorpasso all’ultimo giro come quello del monegasco su Perez a Las Vegas. Miglior crono nelle libere due, corse allo stesso orario della gara e un’ora prima delle qualifiche, che lascia presagire bene in casa Cavallino: Norris è secondo, Verstappen terzo a un decimo, anche se probabilmente si è tenuto qualcosa, quindi ecco a sorpresa le due Alfa Romeo in quarta e settima posizione a chiudere a sandwich Perez e Russell, solo ottavo Hamilton. FP2 che di fatto sono le uniche realmente indicative della giornata, visto che nelle prime prove libere abbiamo visto in pista tanti rookie così come da regolamento. Fa un po’ tristezza vederli relegati a una gara per molti inutile come l’ultima solo per ottemperare ai diktat della Fia, ma tant’è.
C’è però un risvolto amaro per la Ferrari da Yas Marina ed è il nuovo incidente occorso a Carlos Sainz. Le sue prove libere due sono durate appena nove minuti, lo spagnolo è andato a muro e ha distrutto ancora la sua monoposto, peraltro appena riparata dopo il tombino della discordia sulla Strip. A differenza di una settimana fa, però, stavolta la colpa è tutta sua: saranno per lui fondamentali allora le FP3 per recuperare il tempo perduto e allinearsi al più giovane compagno che ha comandato questo venerdì che ci dice tanto ma non tutto. Resta da capire realmente quale sia il potenziale di questa Ferrari su una pista in cui non ha mai vinto né conquistato la pole, ma dove Leclerc è arrivato lo scorso anno secondo. Un piazzamento che, fatti quattro conti, potrebbe già di per sé bastare per sopravanzare la Mercedes nella classifica costruttori, anche se da Maranello si spera di poter chiudere la stagione con un sorriso di quelli grossi, non per un secondo posto partendo dalla pole ma stavolta, davvero, con l’inno italiano sentito durante la premiazione. Le qualifiche di domani (ore 15) diranno tantissimo.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]