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La Ferrari brilla a Silverstone, ma solo a metà . Le prove libere del venerdì del GP di Gran Bretagna ci riconsegnano un Carlos Sainz in gran spolvero nell’attacco al tempo da qualifica, appena due centesimi dietro rispetto a Max Verstappen che in scia rispetto all’Austria continua a dominare in lungo e in largo qualsiasi sessione gli si para davanti. Il passo gara dello spagnolo è positivo, non ai livelli dell’olandese ma meglio di tutti gli altri, lievemente nel caso dell’altalenante Sergio Perez, nettamente rispetto a Mercedes, Aston Martin e alle altre scuderie che di certo non sono più dei competitor.
La scuderia di Maranello è la seconda forza del Mondiale e anche su una pista non troppo generosa nei confronti della Rossa come quella britannica emerge con prepotenza: la Red Bull è ancora avanti, ma attaccabile. A patto che si possano schierare le due punte. Già , perché se Sainz gestisce bene le due ore a disposizione, lo stesso non si può dire di Charles Leclerc, suo malgrado ovviamente. Nelle FP1 non era emerso al meglio il potenziale del Cavallino, nelle prove libere 2 la macchina lascia letteralmente a terra il monegasco. Principio di incendio per un problema di tipo elettrico, che si spera innanzitutto non debba comportare penalità , e allora ecco che i meccanici, pur lavorando alacremente per risolvere, non riescono a mandare in pista il classe 1997. Niente FP2, nemmeno un giro, ed era una sessione estremamente importante per provare passo gara e tempo da qualifica. Un handicap niente male in vista del proseguo del weekend per Leclerc, ancora con un’importante conto aperto con la sfortuna, anche se sempre meglio che i problemi capitino nelle prove e non quando in palio c’è qualcosa di tangibile come una prima fila o una vittoria in gara.
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