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La nuova era della F1 sta per cominciare ufficialmente: l’eccitazione è alle stelle, dopo che il cambio del regolamento tecnico promette forze più equilibrate in pista. Sull’argomento è tornato Alexander Wurz, che ha spiegato come il cambiamento sia stato proposto innanzitutto dai piloti: “Sapevamo che c’era la possibilità di avviare un cambiamento ed abbiamo inviato la nostra lettera a Liberty, ai team e alla FIA per richiedere uno studio per modificare le regole aerodinamiche. Abbiamo chiesto loro di analizzare un concept con un’aerodinamica che consentisse ai piloti di potersi seguire da vicino”, ha spiegato a motorsport.com il presidente della GPDA (Grand Prix Driver’s Association, l’unione dei piloti di F1).
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Il pilota austriaco ha specificato che la proposta è partita da basi analitiche, più che scientifiche: “Chi segue una monoposto subisce sempre una scia sporca. Questo si traduce in una perdita di aderenza e, di conseguenza, nell’impossibilità di guidare a distanza ravvicinata. Questo è il motivo per cui l’aerodinamica è stata nemica dei sorpassi e della lotta in pista per decenni”. Wurz ci ha però tenuto a sottolineare che il cambiamento non sarà repentino in termini di spettacolo in pista, e anzi bisogna essere realisti su cosa comportino i cambiamenti: “Quando i migliori piloti competono l’uno contro l’altro facendo pochissimi errori e sono al volante di vetture dalle prestazioni simili, allora effettuare un sorpasso non sarà mai facile. Spero che nessuno si aspetti di vedere centinaia di sorpassi ad ogni gara, ma nel lungo termine avremo valori in pista più livellati“, ha infatti sottolineato il due volte vincitore della 24 Ore di Le Mans.
Le potenzialità di questo cambio radicale nel regolamento sono molteplici. Ad esempio, potrebbe cambiare la gestione della strategia da parte dei top team. “Se tutte le monoposto sono vicine, allora sarà anche più difficile da prevedere la strategia generale. In precedenza, infatti, i top team sapevano che dopo 15-20 giri avevano una finestra per effettuare un pit stop in tutta sicurezza grazie al vantaggio delle loro prestazioni. Adesso se questa finestra non dovesse aprirsi, la pianificazione della strategia potrebbe diventare molto più complessa e questo è un effetto collaterale benvenuto. Questo rappresenta ciò che i piloti hanno sempre chiesto: una F1 che sia uno sport e non uno spettacolo prefabbricato”, ha concluso Wurz.
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