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La Formula 1 viaggia sulla ‘linea verde’, tra le meritate promozioni e le new entry di belle speranze. Sono mesi di attesa per il via del Mondiale 2019 che ripartirà , come di consueto, dall’Albert Park di Melbourne e da quell’alba australiana tanto sognata dai piloti, dai team e dagli appassionati di F1. Un lungo viaggio che attraverserà tutta la terra, fino ad arrivare ad Abu Dhabi per la consegna del titolo iridato. Un viaggio che, mai come quest’anno, vedrà protagonisti tanti giovani tra chi si ritroverà a lottare tra i ‘grandi’ e chi assaggerà per la prima volta la classe regina e tutte le insidie che la contraddistinguono.
Nella linea verde i due protagonisti più attesi saranno Charles Leclerc e Pierre Gasly, pronti ad affrontare il primo anno nei rispettivi top-team. Dopo anni di piloti ‘confermati’, la Ferrari ha deciso di andare in all-in, salutare Raikkonen e puntare sul giovane talento monegasco definito ‘predestinato’. La Red Bull, invece, dopo aver chiuso a malincuore la storia con Ricciardo ha puntato dritto sul francese che affiancherà il ‘torello scatenato’ Verstappen, per altro ancor più giovane di Gasly ma con alle spalle un invidiabile bagaglio di esperienza.
LECLERC IN ROSSO, IL SOGNO SI AVVERA – Nato il 16 ottobre 1997, Charles rappresenta il volto del nuovo corso Ferrari. Il team di Maranello ha cresciuto e ‘allevato’ il giovane monegasco fin dai primi passi della sua carriera, ammirando un Leclerc straripante nelle classi minori. Non a caso Charles è riuscito a conquistare il campionato di GP3 e successivamente quello di F2 da esordiente, inanellando una serie di risultati difficilmente replicabili. Nel corso del suo primo anno in F1 non ha deluso le attese, anzi: la Sauber si è ritrovata un vero e proprio gioiellino in casa, capace di portare la monoposto a punti in 10 dei 21 GP stagionali (numeri non pronosticabili ad inizio campionato). Fin da bambino Charles ha sempre sognato di vestire il colore rosso un giorno ed ora ha tutte le carte in regola per riportare il ‘Cavallino’ in alto. Al suo fianco ci sarà Vettel, quattro volte campione del mondo, dal quale potrà imparare tanti segreti ma, allo stesso tempo, cercherà di avere la meglio sul tedesco in un duello che renderà ancor più frizzante ed entusiasmante la gestione interna in casa Ferrari. Il tutto, come spesso ripetuto da Charles, nel nome del padre e del caro amico Jules Bianchi: due figure importanti nella sua vita/carriera, venute a mancare troppo presto. Coraggio, forza e costanza: tre elementi che abbinati al suo talento gli hanno consegnato un’opportunità d’elite. Leclerc è pronto a mettersi in gioco.
GASLY ALL’ESAME VERSTAPPEN – Ecco a voi il numero 10 della F1. Gasly sarà il fantasista a sorpresa della Red Bull? Quel che è certo è il fatto che il numero sia stato scelto con un pensiero calcistico, perché il francese si sente un po’ fantasista e allo stesso tempo ‘goleador’. Prima vera opportunità per Pierre che, caso strano, affronterà l’esordio in un top-team con il compagno ancor più giovane. Tra Verstappen e Gasly passano 5 mesi di differenza con l’olandese che vanta cinque vittorie e ventidue piazzamenti sul podio. Numeri da capogiro ai quali Pierre dovrà essere pronto a tutto per non diventare il nuovo numero 2, targa che lentamente pendeva sulla testa di Ricciardo (poi trasferitosi in Renault). Classe 1996, Gasly ebbe l’opportunità di esordire in F1 durante il corso della seconda parte del campionato 2017 in seguito a una situazione problematica in casa di Toro Rosso. La scuderia di Faenza ha successivamente confermato il francese che nel 2018 ha registrato il più alto risultato in carriera, un quarto posto in Bahrain, ed ha chiuso la stagione con 29 punti. Un percorso per certi versi simile a quello di Leclerc, considerando che Gasly vinse il campionato di GP2 un anno prima di Charles. Allo stesso tempo, a differenza di Leclerc, Pierre avrà meno pressioni in un ambiente con meno riflettori ma con la consapevolezza di dover dimostrare di saper tenere testa al talento esuberante di Verstappen.
Leclerc (1997) e Gasly (1996) abbasseranno notevolmente l’età media dei top team con la Ferrari che lascerà Raikkonen (1979) e la Red Bull che saluterà Ricciardo (1989). L’unico team di testa che non modificherà la propria line-up, seguendo il motto: squadra che vince non si cambia, sarà la Mercedes che rimarrà con il campione in carica Hamilton (1985) e Bottas (1989).
RUSSELL, NORRIS E ALBON: ECCO LA F2 – Dalla griglia della Formula 2 al mondo dei grandi, in un solo anno. Il trio che tanto ha fatto divertire gli appassionati nella categoria cadetta si sposterà in blocco nella classe regina. George Russell (1998) alla Williams, Lando Norris (1999) alla McLaren e Alexander Albon (1996) alla Toro Rosso: tre scommesse per tre team che proveranno a risalire la classifica dopo una stagione deludente.
George Russell – La storia dopo Leclerc e Gasly prosegue con Russell. Guarda caso un pilota di scuola Ferrari, un altro della Red Bull e Russell? Mercedes, ovviamente. Il giovane britannico è stato capace di emulare i risultati di Leclerc, seppur non in maniera dominante, grazie ai trionfi nella GP3 e nella F2. Russell affronterà il nuovo campionato con la consapevolezza di dover dimostrare affidabilità , studio e gran passo, aiutato dall’esperienza del rientrante Kubica. L’obiettivo di George sarà quello di far riemergere la Williams per conquistarsi una possibile candidatura al salto in Mercedes, considerando però la presenza di Bottas e il possibile rientro di Ocon dopo l’esclusione dalla Force India. Ma i numeri delle categorie ‘giovanili’ sono dalla sua parte.
Lando Norris – Vittorioso nella Formula 3 Europea del 2017, Norris si presenta nel campionato di F2 da rookie come uno dei piloti più giovani. Classe 1999, nella sua prima e unica stagione nel campionato cadetto riesce a vincere in Bahrain e conquista nove podi che gli permettono di piazzarsi al secondo posto nella classifica generale. Norris è stato più volte impiegato dalla McLaren nei test e in alcune sessioni di prove libere per poi ottenere un sedile in vista della stagione 2019 al fianco di Sainz in un restyling completo della vecchia coppia Alonso-Vandoorne.
Alexander Albon – Nato a Londra, ma con cittadinanza thailandese, Albon è stato l’ultimo pilota ad essere ingaggato per la nuova stagione di F1. La sua carriera giovanile presenta degli alti e bassi che si concentrano soprattutto in un 2012 da ‘incubo’ nel quale Albon era uscito dai radar del progetto junior della Red Bull. L’advisor Helmut Marko, però, ha voluto concedergli una seconda opportunità e Alexander grazie ai risultati è riuscito a tornare protagonista nel 2016 in GP3 con il secondo piazzamento alle spalle di Leclerc, nel 2018 la terza posizione in F2 dietro a Russell e Norris e infine la tanto attesa promozione in Toro Rosso al fianco di Kvyat.
E POI C’È IL ‘GIO’ – Dopo otto anni di attesa un pilota italiano torna a ‘tempo pieno’ nella F1: Antonio Giovinazzi. Il pilota classe 1993, nativo di Martina Franca, potrà finalmente entrare nei meccanismi della classe regina grazie all’opportunità regalatagli dalla Sauber. Anni di fatica e di sudore, tra varie categorie, prove, test, simulatore e addirittura un esordio inatteso nel 2017 in Australia e Cina come sostituto dell’infortunato Wehrlein. Con le porte della Ferrari serrate dall’arrivo di Leclerc e dall’inevitabile conferma di Vettel, Giovinazzi è stato indirizzato dal team di Maranello verso l’Alfa Sauber dove potrà confrontarsi con Raikkonen in una delle coppie più intriganti di questo campionato.
La classifica dei team più giovani del 2019
Red Bull (45, -5)
2018, Max Verstappen 21 + Daniel Ricciardo 29
2019, Max Verstappen 22 + Pierre Gasly 23
McLaren (45, -18)
2018, Fernando Alonso 37 + Stoffel Vandoorne 26
2019, Carlos Sainz 25 + Lando Norris 20
Toro Rosso (48, -3)
2018, Pierre Gasly 22 + Brendon Hartley 29
2019, Alexander Albon 23 + Daniil Kvyat 25
Force India (50, 0)
2018, Sergio Perez 28 + Esteban Ocon 22
2019, Sergio Perez 29 + Lance Stroll 21
Ferrari (54, -16)
2018, Sebastian Vettel 31 + Kimi Raikkonen 39
2019, Sebastian Vettel 32 + Charles Leclerc 22
Williams (56, +13)
2018, Lance Stroll 20 + Sergey Sirotkin 23
2019, Robert Kubica 35 + George Russell 21
Haas (60, +2)
2018, Romain Grosjean 32 + Kevin Magnussen 26
2019, Romain Grosjean 33 + Kevin Magnussen 27
Renault (62, +7)
2018, Nico Hulkenberg 31 + Carlos Sainz 24
2019, Nico Hulkenberg 32 + Daniel Ricciardo 30
Mercedes (64, +2)
2018, Lewis Hamilton 33 + Valtteri Bottas 29
2019, Lewis Hamilton 34 + Valtteri Bottas 30
Sauber (66, +17)
2018, Marcus Ericsson 28 + Charles Leclerc 21
2019, Kimi Raikkonen 40 + Antonio Giovinazzi 26