[the_ad id=”10725″]
“La safety car dovrebbe andare più veloce. Forse dopo tanti anni con una Mercedes sarebbe bello avere una Ferrari come safety car“. Sebastian Vettel ci ride su dopo le polemiche partite in primis da Lewis Hamilton riguardo la restart utilizzata dal pilota tedesco durante il corso del primo regime di safety car avuto al Gran Premio d’Azerbaijan, quarta tappa del Mondiale 2018 della Formula 1. Dopo il contatto iniziale Esteban Ocon-Kimi Raikkonen, a Baku è stata chiamata immediatamente la safety car per la pulizia completa della pista con la rimozione dei detriti. Vettel, allora leader della gara, ha adottato una differente tattica di restart portando tutto il gruppo dietro a sé con un lento “ondeggiare” sul rettilineo senza dare la staccata decisiva nell’ultima curva. Scaldando le gomme ripetutamente a zig-zag anche sul lungo rettilineo di Baku ha creato grande nervosismo dietro per poi scappar via all’improvviso difendendosi dal possibile attacco in scia.
Tra i piloti “irritati” troviamo anche Hamilton che non ha perso l’occasione di chiedere un parere alla direzione gara, nel post GP, riguardo il comportamento di Vettel sotto regime di safety car. La direzione, nel consueto incontro con i piloti, ha riferito a Lewis di non aver ravvisato alcun comportamento scorretto da parte di Vettel e che il suo lungo ondeggiare, seppur a basso ritmo, rientrava nel regolamento. Tenendo conto che la safety car è dal 1996 marchiata Mercedes, Vettel ha scherzato sulla polemica dicendo che dovrebbe andar più veloce: “È stato difficile con le nostre gomme mantenere la temperatura alta. Sarebbe bello avere una Ferrari come safety car dopo tanti anni con una Mercedes“.