L’inizio della stagione 2024 di Formula 1 è stato segnato da eventi che hanno scosso l’intero paddock. A tenere banco è stato prima l’annuncio del passaggio di Lewis Hamilton in Ferrari a partire dal prossimo anno, poi, a pochi giorni dai test pre-stagionali in Bahrain, il cosiddetto “Hornergate“, con le pesanti accuse di molestie rivolte al team principal Christian Horner da una dipendente di Red Bull. Ad essere chiamato ad esprimere un’opinione sulla questione è stato anche il pilota di punta della scuderia austriaca, Max Verstappen, che però ha ribadito come non spetti a lui commentare ciò che accade fuori dalla pista: “Mi metto alla guida e cerco di dare il massimo. Io penso solo a vincere”.
Anche in Australia, dove le Formula 1 fa tappa per il terzo appuntamento del calendario 2024, Verstappen si tiene dunque distante dai fatti non strettamente sportivi che riguardano la squadra, limitandosi a riferire che a suo parere “tutto viene gestito in modo corretto dal team, ma non posso entrare in ulteriori dettagli perché non ne so di più e non voglio nemmeno saperlo. Il mio lavoro all’interno della squadra è un altro: salire in macchina, pensare a guidare e vincere“. Verstappen, oltre alle qualità di guida che gli conosciamo, dimostra anche abilità nel districarsi in una faccenda molto spinosa, oltre alla capacità di isolarsi completamente da ciò che accade intorno a lui per concentrarsi sulla guida. “Per me resta facile come sempre mettermi in macchina e correre” – ha detto il tre volte campione del mondo – “Al box lavorano persone fantastiche e per quanto concerne le prestazioni in pista nulla è cambiato“. Difficile dare torto al pilota olandese, che ha iniziato il campionato 2024 come aveva chiuso quello precedente. In Bahrain e Arabia Saudita sono infatti arrivate due vittorie schiaccianti che hanno messo in chiaro quali siano le forze in campo, con una Red Bull che pare anche quest’anno inarrivabile.