Dopo la grande vittoria a Singapore, la Ferrari è attesa da una nuova sfida: verificare la competitività della SF-23 su un tracciato impegnativo come quello di Suzuka. Suzuka, celebre per essere l’unico tracciato a forma di otto nel campionato del mondo, presenta diverse variazioni altimetriche e tratti con curve da alta velocità che si alternano a settori più lenti particolarmente impegnativi come la chicane che precede il traguardo. Tra i punti che sono ormai entrati nella leggenda della Formula 1 ci sono il tratto iniziale, con la serie di esse in rapida successione, la Spoon Curve, un semicerchio con raggio costante in contropendenza, e la mitica velocissima 130R, una piega da brividi che con le attuali monoposto si affronta praticamente in pieno. Il carico aerodinamico richiesto è medio-basso e uno degli obiettivi è cercare di gestire nel modo migliore le gomme, messe alla frusta dalle tante curve da alta velocità. Ci sono quattro frenate impegnative e la pista è severa anche con le power unit, specie per il motore endotermico, che resta al massimo regime per oltre il 70% del giro.
LE PAROLE DI VASSEUR
“Abbiamo messo subito in archivio Singapore per concentrarci sul Gran Premio del Giappone, una delle corse più affascinanti della stagione per squadre e piloti – sottolinea il team principal Ferrari, Frederic Vasseur -. Si gareggia a Suzuka, un circuito completamente diverso da quelli di Monza e Marina Bay, sul quale avremo modo di verificare la competitività della SF-23 anche sui curvoni veloci con un set-up aerodinamico a carico medio-basso. Affronteremo il fine settimana con lo stesso approccio adottato nelle ultime gare, che ci ha permesso di migliorare ulteriormente sul piano dell’esecuzione delle operazioni in pista. Contiamo di portare a casa nuovi punti pesanti nella lotta per il secondo posto della classifica costruttori”. Attualmente la Mercedes ha 24 punti di vantaggio sulla Ferrari con il Cavallino che negli ultimi due Gran Premi ha più che dimezzato il ritardo che, prima di Monza, era di oltre 60 lunghezze.