[the_ad id=”445341″]
Per vincere serve pazienza e lavoro, non basta la storia. Questo è il mantra di Frederic Vasseur, team principal della Ferrari, dopo un avvio di stagione complicato nel Mondiale di Formula 1. “I tempi sono lunghi, ecco perché non posso immaginare di cambiare mentalità in squadra in soli sei mesi. Un team di Formula 1 è come una grande nave: i cambiamenti di rotta avvengono lentamente. Il nome Ferrari non basta per vincere: il successo scaturisce dal lavoro, non dalla storia – le sue parole in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport – Credo che noi si stia andando nella giusta direzione e abbiamo grandi risorse come altre due o tre squadre, mentre una volta questo privilegio spettava solo a uno o due team. Non possiamo parlare di obiettivi e di scadenze, se non dicendo: dobbiamo sviluppare tutte quelle piccole cose che contribuiscono alla prestazione della macchina. I tifosi, i giornalisti, gli sponsor vorrebbero sapere quando si tornerà a vincere: dare una risposta precisa sarebbe sciocco. Concentriamoci su noi stessi, e basta”.
Secondo Vasseur, il momento della Scuderia di Maranello è simile a “ciò che è mancato a Todt tra il 1993 e il 2000, eppure gli ingredienti erano completi: c’era Jean, c’era Schumacher, c’erano gli ingegneri giusti, c’era la Bridgestone, c’era la Marlboro. C’era la Ferrari. Ma non tutto funzionava e hanno dovuto sincronizzarsi per riuscirci – ricorda – La vera impresa di Todt è stata sopravvivere ai primi sette anni di sconfitte, più che vincere per i successivi sette. Futuro di Sainz e Leclerc? Cominceremo a parlare verso fine stagione ed entrambi lo sanno bene: gliel’ho detto appena sono arrivato. Oggi l’unica priorità è sviluppare la macchina”.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]