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Trentaquattro anni dopo l’ultima volta il Gran Premio d’Olanda torna nel calendario della Formula 1. A partire dalla stagione 2020 il tracciato ‘orange’ di Zandvoort tornerà protagonista nella classe regina, con tutta probabilità a sostituzione della tappa catalana del Montmelò. Assieme al Vietnam, dunque, la F1 inserirà anche Zandvoort, circuito utilizzato dal 1952 fino al 1985. Una prima volta per tutti considerando che l’ultimo ad aggiudicarsi il GP d’Olanda fu Niki Lauda (per altro ultima vittoria in carriera) sul podio assieme ad Alain Prost e Ayrton Senna. Il circuito di Zandvoort è situato nelle vicinanze dell’omonima cittadina sulla costa olandese del Mare del Nord.
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È lungo 4.307 metri e presenta 14 curve tra cui spicca la ‘Tarzan’, un tornante a destra dopo la fine del rettilineo di partenza sopraelevato. La vicinanza con il mare pone il punto interrogativo anche sulle condizioni atmosferiche con vento e sabbia che possono rappresentare un’insidia. È un circuito apprezzato dai piloti, per la sua difficoltà, meno dagli appassionati per la conformazione della pista stretta che concede pochi punti di sorpasso. Ad ogni modo la tappa attirerà tanti appassionati di F1 olandesi e tifosi di Max Verstappen, pilota simbolo della sua nazione e seguito in tutto il mondo con Belgio e Austria considerate quasi tappe casalinghe per lui. E ora anche Max potrà finalmente avere il suo GP di casa.
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