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Il mondo della F1 subirà una vera e propria rivoluzione a partire dal 2021, ma già dalla prossima primavera vedremo in pista delle novità interessanti. A seguito di una riunione del World Motor Sport Council a Parigi la FIA ha presentato tre novità regolamentari importanti per il 2020:
- Ritorna la bandiera a scacchi tradizionale. Il pannello che segnalava la fine del GP è stato abolito a seguito dell’episodio avvenuto in Giappone, quando il segnale luminoso di fine gara per errore è stato esposto quando mancava ancora un giro al termine.
- Ogni pilota nel 2020 avrà a disposizione tre MGU-K (rispetto ai due di questa stagione).
- I team non potranno più coprire le monoposto con i pannelli. Questa decisione è stata presa per rendere questi eventi più interessanti per il pubblico e media (per analizzare le componenti). La Ferrari, però, nei test ad Abu Dhabi ha arginato il problema, mettendo i meccanici intorno alla macchina, per coprirne la visuale.
La FIA ha inoltre introdotto una serie di novità riguardanti la frizione, al fine di aumentare la difficoltà ai piloti nel corso dei Gran Premi. Dalla prossima stagione, oltre a rendere obbligatori i paddle sul volante, la Federazione controllerà con minuzia il sistema per evitare qualunque mappatura vantaggiosa per i piloti. In caso di due paddle della frizione sul volante, entrambi dovranno essere identici nella forma, nel movimento e nella mappatura. I commissari potranno anche chiedere al pilota di mostrare il loro corretto funzionamento. Entrambi gli elementi dovranno compiere lo stesso movimento. I paddle dovranno inoltre essere funzionanti in simultanea con la frizione, in modo tale da poter innescare solo la frizione stessa e null’altro. Tutto questo viene descritto dall’articolo 9.2.1, del regolamento tecnico, che dichiara “Per assicurare che il segnale usato dalla FIA, l’Engine Control Unit registri bene quello che sono le azioni dei piloti. Ogni pilota deve dimostrare che l’azione del paddle della frizione non si sposti per più del 5% rispetto alla suo range di movimento”.
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Ci saranno delle novità anche riguardati gli specchietti retrovisori. La FIA ha apportato delle modifiche ai regolamenti, al fine di limitare i progettisti riguardo le forme dello specchietto. Grosse limitazione, infatti, anche per il coperchio, ormai diventato parte dell’aerodinamica a seguito del progetto portato dalla Ferrari nel 2018. Dal 2020 gli specchietti saranno spostati ancora di più verso la parte interna, una scelta presa a seguito delle lamentele dei piloti sulla visuale: 30 mm più vicini all’abitacolo e 40 mm più in basso.
Ulteriori modifiche sono state apportate per ridurre il consumo dell’olio del motore, creando regole più restrittive per il trasferimento di olio nel motore. La quantità di combustibile al di fuori della cellula di sopravvivenza è stata ridotta da 2 litri a 0,25 litri, interrompendo qualunque flusso di carburante o il mix di olio e combustibile in altre zone della monoposto. Per quanto riguarda il serbatoio ausiliario dell’olio (AOT) non può superare i 2,5 litri e deve essere controllato dal solenoide, compresi i cablaggi di collegamento al motore. Infine parliamo anche delle gomme scelte dai team per il 2020. Dopo una serie di polemiche, le squadre hanno scelto con voto unanime di utilizzare gli pneumatici 2019 della Pirelli anche nella prossima stagione.
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