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“Sta diventando una stagione sempre più indegna per Lewis Hamilton. Come se non fosse abbastanza irritante che si sia ritrovato eclissato dal suo compagno di squadra più giovane, ha trascorso gran parte di una settimana baciata dal sole nel sud della Florida parlando con eufemismi del perché uno dei suoi piercing non poteva essere rimosso fisicamente”. Comincia così il duro editoriale con cui Oliver Brown, dalle colonne del Telegraph, sgretola l’immagine del sette volte campione del mondo, trovatosi tutto d’un tratto spiazzato da una Mercedes certamente non competitiva, ma perdendo fin qua nettamente anche il confronto col più giovane George Russell che, con quella di ieri a Miami, ha battuto per quattro volte su cinque Hamilton.
Secondo Brown, il fatto di vedere Russell fare meglio di lui “è il peggior incubo di Hamilton in un momento in cui, confuso dal ritmo di Ferrari e Red Bull, ha già rinunciato a ogni possibilità di conquistare un ottavo titolo, quest’anno. Più grande è l’ombra proiettata da un compagno di squadra, più fragile tende ad essere il suo temperamento“. Nonostante “in tanti fossero venuti a salutare Hamilton, l’icona di questa generazione, solo per vederlo ancora una volta impantanato nella mediocrità ”, però, “il valore di Hamilton per questo sport rimane incalcolabile”.
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