Ultimamente nell’orbita Formula 1 si è ipotizzato un nuovo sistema di ripartizione del punteggio che, ad oggi, sembra stia ottenendo il supporto necessario per essere ideato e approvato, con i team principali di categoria che difficilmente bloccheranno questa modifica. Come rivelato in esclusiva da Motorsport.com, durante il Gran premio di Cina, i team di F1 hanno discusso con la FIA e la FOM l’idea di rivedere il sistema di punti per il 2025, offrendo la possibilità di prendere punti fino al 12esimo posto.
Questa nuova proposta è stata pensata per facilitare i team meno abbienti e con prestazioni inferiori di dire la loro nella lotta a centro gruppo, con la zona punti che arriverebbe sino al 12esimo posto, infatti, sarebbe più stimolante per i team di bassa classifica dare il massimo per la classifica costruttori e quindi poi maggiori introiti in caso di exploit.
La nuova ripartizione punti rimarrà invariata fino al settimo posto, ma dall’ottava posizione in giù le cose cambieranno. La modifica è stata pensata in modo tale da non avere un impatto sulle squadre leader e inoltre di non comportare un aumento di punteggio per evitare che possa lievitare la tassa di iscrizione basata sui punti che devono pagare alla FIA ogni anno. Per fare in modo che questa proposta venga approvata servirà l’approvazione di 5 scuderie e l’appoggio di FIA e FOM.
Il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, ha dichiarato in merito: “Non sono contrario. Venendo dall’Alfa Romeo, capisco perfettamente la frustrazione che si prova quando si fa un mega weekend, ma se non c’è un ritiro davanti a te, finisci 11esimo e la ricompensa è zero. Al momento si può arrivare in 11esimo o in 20esimo ed è la stessa cosa, quindi posso capire la frustrazione per questo”.
Sulla stessa linea d’onda anche Christian Horner, team principal di Red Bull, che comprende la situazione dei piccoli team: “Al momento sembra che ci siano due gruppi in Formula 1, e le squadre dalla sesta alla decima posizione sono in lotta dura come quelle dalla prima alla quinta. Penso che sia una di quelle cose in cui bisogna fare i conti e guardare le analisi e dire: cosa cambierebbe in realtà? Quindi sono imparziale”.