A Singapore era prevista una Ferrari dominante insieme a Red Bull e ciò è effettivamente emerso dalle qualifiche. In gara, invece, tre delle quattro vetture di cui si scrive sono state coinvolte in un incidente al via e rimane quindi impossibile trarre delle conclusioni sul passo gara Ferrari. L’unico paragone che è possibile fare rimane dunque quello tra Mercedes e Red Bull: Ricciardo ha perso la posizione al via da Hamilton, ma non è poi riuscito mai a mantenere il passo del britannico. La spiegazione di questo risorgimento Mercedes dopo una qualifica difficile è data principalmente dal meteo: i grigi sotto la pioggia hanno indubbiamente la vettura migliore e lo scroscio sceso a inizio gara ha consentito a Lewis di accumulare un bel vantaggio. Poi si è limitato a gestire le ripartenze, momento in cui le Mercedes possono attivare il boost di potenza. Chi ha deluso e tanto è Bottas, che chiude col 3° posto forse più immeritato della stagione. Incommentabili invece, ovviamente, Räikkönen, Verstappen e Vettel.
Il migliore degli altri è stata oggi Sainz, che ha chiuso 4° con la Toro Rosso. La vettura faentina ha mostrato un’ottima performance sul passo gara, sia con l’asciutto sia con le gomme intermedie all’inizio della corsa. Male invece Kvyat, che è entrato nel muro di curva 4 nei primi giri. Anche Renault si difende bene: Palmer è autore di una prestazione sontuosa rispetto al suo standard, bene anche Hülkenberg, a lungo tra i primi cinque, prima di essere costretto al ritiro per un problema alla sua monoposto.
Sembra essere perseguitato dalla sfortuna Alonso: alla prima curva transita 3°, ma è travolto dai rottami delle vetture di Räikkönen e Verstappen. Poteva fare un’ottima gara, alla luce del caos del via e delle ottime prestazioni mostrate qui da McLaren, che con Vandoorne chiude al 7° posto con buoni sprazzi. Riguardo invece Haas, Grosjean è 9°, mentre Magnussen, coriaceo, si ritira mentre è ultimo, ma perché il team ha sbagliato strategia.
Male in performance pura Williams: Stroll ottiene il massimo, un 8° posto ottimo, mentre Massa mostra sprazzi di rapidità senza però riuscire a raggiungere risultati. Ultimo appunto è per Force India, con Pérez che chiude 5° ottimamente senza grossi acuti, mentre Ocon oggi delude rispetto alle attese ed è solo 10°; squadra indiana che però non aveva grosse velleità di risultato. Al solito, invece, Sauber in fondo: Wehrlein ultimo, Ericsson fuori con un brutto testacoda con tanto d’impatto contro il muro, che porta all’ingresso della terza Safety Car.
Il prossimo appuntamento sarà in Malesia, a Sepang, tra due settimane