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Con la vecchia proprietà, probabilmente, mai avremmo parlato di budget cap in Formula 1. E ad affermare questa tesi è proprio l’ex patron Bernie Ecclestone: “Il budget cap è una totale baggianata – ha affermato -. Si stavano incasinando su 5 milioni, una piccola parte del loro budget, quando invece ci sono molte altre cose da fare“. Insomma, la F1 della nuova era guidata da Liberty Media cerca di aumentare lo spettacolo appiattendo lo squilibrio tra i top team e quelli di centro gruppo nel tentativo di ritoccare al ribasso il budget a disposizione (145 milioni per il 2021, 140 per il 2022 e 135 per il triennio 2023-2025). “Quando gestivo la Brabham, spendevamo molti meno soldi della Ferrari e continuavamo a vincere, a differenza loro – ha aggiunto Ecclestone allo Standard Evening -. Si tratta di persone, non di soldi. I soldi sono diventati una sorta di competizione degli ego, una gara a chi spende di più. Ma questo al pubblico non importa“. E ancora: “La gente guarda la F1 per la competizione, non vuole andare alla gara sapendo già chi vincerà. Devono semplificare le auto. I motori attuali sono un’incredibile architettura ingegneristica, ma alla gente importa della loro efficienza? Probabilmente no, vogliono solo delle belle gare. Sono finiti i tempi in cui si partiva in 16 e la metà non arrivava alla fine. Ora tutti finiscono i GP ed è un po’ noioso e prevedibile“.
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