Verstappen contro Russell, non solo in pista. Tra i due non scorre propriamente buon sangue, e lo hanno confermato le parole delle ultime ore. Aveva cominciato il campione del mondo: “Russell è sempre molto gentile davanti alle telecamere, ma quando lo incontri di persona, diventa una persona completamente diversa. Non lo sopporto, davvero. Vada all’inferno. Non voglio avere niente a che fare con lui. Ho perso ogni rispetto per lui“. Ovviamente l’inglese della Mercedes non è rimasto zitto, e anzi ha risposto per le rime: “Trovo tutto questo piuttosto ironico, considerando che sabato sera ha detto che avrebbe fatto di proposito di tutto per tamponarmi e, cito testualmente, ‘rompermi la fottuta testa contro il muro’. Trovo molto ironico mettere in discussione l’integrità di qualcuno come persona, mentre il giorno prima si fanno commenti del genere, e non ho intenzione di star qui seduto ad accettarlo“.
Russell poi prosegue: “La gente è stata bullizzata da Max per anni; non voglio mettere in dubbio le sue capacità di guida, ma non riesce a gestire le avversità ogni volta che qualcosa va contro di lui, come a Jeddah nel 2021, Brasile 2021 e quest’anno a Budapest. Per me quei commenti di sabato sera e domenica sono stati totalmente irrispettosi e inutili. Cosa succede nella stanza degli steward? Si discute duramente, ma non è mai una questione personale. Ma ora sta esagerando. Non so proprio perché gli altri piloti, quando si sono trovati in questa battaglia con lui, gli hanno reso le cose così facili e hanno lasciato che le cose andassero avanti così. Si può anche oltrepassare il limite commettendo un piccolo errore di valutazione, ma esagerare e dire che si andrà a sbattere intenzionalmente contro qualcuno è oltre il limite. Penso che mi abbia mancato di rispetto come pilota“.
Infine Russell conclude: “Lo conosco da 12 anni, ci siamo sempre rispettati a vicenda in passato e non abbiamo mai avuto incidenti; ma ora abbiamo un ragazzo che è al top di questo sport e che si sente al di sopra della legge. Non credo che sia giusto. Ammiro le sue battaglie in pista e quando è duro e aggressivo. Ma quello che abbiamo visto alla fine della stagione 2021, o quello che abbiamo visto in Messico con Lando Norris, quelle non erano manovre dure e aggressive. Erano questione di vita o di morte, che non penso sia il modo in cui dovremmo correre“.