Entriamo nella top-3 della prima parte del Mondiale 2018 della Formula 1. È il momento della Red Bull, la scuderia austriaca vincitrice di quattro campionati costruttori dal 2010 al 2013. Come valutare l’inizio di stagione del team e dei due piloti Daniel Ricciardo e Max Verstappen? Ecco le pagelle della redazione di Sportface.it.
Scuderia Red Bull, voto 6,5: Troppi alti e bassi per un percorso con tanti punti interrogativi. Troppo forte per le altre e troppo discontinua per reggere il confronto con Mercedes-Ferrari: la Red Bull in questo avvio ha fatto il vuoto avendo preso circa 100 punti di distacco dai due top team, guadagnandone quasi 150 sulla concorrenza di centro gruppo. Tre vittorie totali nelle prime undici gare a fronte di un numero eccessivamente alto di ritiri a causa della fragilità della powerunit. Ad inizio campionato ci si aspettava il salto di qualità ma la monoposto è competitiva soltanto in alcune piste con determinate caratteristiche a favore della propria conformazione. Futuro? Linea verde: Verstappen confermato e Gasly promosso dalla Toro Rosso, dopo aver incassato l’addio di Ricciardo
Daniel Ricciardo, voto 7: Cinico ma spesso sfortunato. Un mix che non giova alla classifica di Ricciardo che si trova in quinta posizione a 118 punti con 14 punti di distacco da Bottas. Due podi per due vittorie brillanti tra Cina e Principato di Monaco ma anche tante delusioni come i ritiri forzati in Bahrain, Azerbaijan, Austria e Germania. Quando è chiamato alla rimonta è una certezza e proprio la vittoria a Shanghai è stata costruita con una serie di sorpassi al limite con grande correttezza e pulizia. Con un pizzico di fortuna in più la sua situazione al rientro dalle vacanze sarebbe stata leggermente diversa. Ma Ricciardo non demorde. Da valutare il suo passaggio in Renault dalla stagione 2019: un passo indietro o in avanti in ottica futura?
Max Verstappen, voto 6,5: Un inizio senza freni con due ritiri nelle prime quattro gare con tanto di numerose critiche per alcuni contatti possibilmente evitabili. Il contatto con Hamilton in Bahrain, l’incidente che rovina la gara a Vettel in Cina ed il crash con il compagno di squadra in Azerbaijan dopo un lungo duello terminato con un doppio ritiro. Tanti, troppi errori che hanno probabilmente permesso a Max di fare riflettere e di cambiare leggermente atteggiamento a partire dal terzo posto in Spagna e in Canada, il secondo in Francia, fino ad arrivare alla vittoria in Austria. Un avvio da dimenticare con un proseguo convincente, affidabilità Red Bull permettendo. Per lui 105 punti, solamente tredici in meno rispetto a Ricciardo, autore di due vittorie. Ma il mezzo punto in meno è proprio per gli eccessivi errori nelle prime gare dove Max ha già fatto ‘mea culpa’.