Ha pagato una cauzione di 10.000 euro ed è tornato in libertà il 30enne sospettato di tentato ricatto ai danni della famiglia di Michael Schumacher. A riportarlo è la Frankfuerter Allgemeine Zeitung, che cita le dichiarazioni in merito allo stato delle indagini pubblico ministero Wolf-Tilman Baumert. “Probabilmente non è lui ad aver ideato il crimine: è accusato solo di favoreggiamento” ha spiegato.
Oltre al 30enne, erano stati arrestati anche un 52enne che lavorava come addetto alla sicurezza per la famiglia dell’ex campione di Formula 1 e, in precedenza, padre e figlio, ritenuti i presunti ricattatori. Secondo quanto riportato da alcune fonti, i due avrebbero chiesto alla famiglia una cifra pari a 15 milioni di euro per non divulgare sul dark web un file contenente dati sensibili.