Il regolamento integrale del Mondiale 2019 di Formula 1. Giunto alla settantesima edizione per il campionato piloti, sessantaduesima per quello costruttori, il nuovo Mondiale della classe regina è iniziato il 17 marzo con il Gran Premio d’Australia e si concluderà il 1° dicembre ad Abu Dhabi. Un lungo viaggio di ventuno tappe in giro per il mondo alla conquista del titolo iridato, vinto nelle ultime due edizioni da Lewis Hamilton della Mercedes. Sportface vi offre il regolamento completo della nuova stagione, illustrandovi la composizione dei weekend ufficiali con prove libere, qualifiche e gara. Inoltre è compresa la regola dell’utilizzo delle mescole, le varie penalità a disposizione della direzione gara e tutti i tipi di bandiere che possono essere sventolate durante le sessioni per comunicare eventuali pericoli, indicazioni o squalifiche.
WEEKEND DI GARA – I Gran Premi, ventuno nel calendario del Mondiale 2019, si svolgono durante il fine settimana. Generalmente tra la disputa di un GP e un altro vi è una settimana di riposo, salvo varie eccezioni di calendario che costringono i ‘back-to-back’ soprattutto nei mesi estivi e nella seconda parte del campionato. Da marzo a dicembre è prevista una pausa di quattro settimane di fila nel mese di agosto che ‘spezza’ il calendario tra il dodicesimo e il tredicesimo round. I weekend ufficiali si dividono in prove libere, qualifiche e gara.
Prove libere – Le sessioni di prove libere aprono il weekend di gara e si dividono in tre turni. Generalmente le prove libere 1 e 2 vanno in scena nella giornata del venerdì (ad eccezione del GP di Monaco dove, come da tradizione, si svolgono il giovedì) mentre la terza sessione si svolge il sabato a poche ore dalle qualifiche. Le libere 1 e 2 si articolano in 90 minuti di sessione ciascuna mentre le prove libere 3 hanno un tempo limite di 60 minuti. Durante il corso di queste free practice, team e piloti cercano il miglior set-up della monoposto in vista delle qualifiche e della gara registrando tempi sul giro secco e sul long run. Per ciascuna delle sessioni di libere si forma una classifica tempi meramente indicativa per le prestazioni dei piloti e del tutto ininfluente per le qualifiche.
Qualifiche – Nella giornata di sabato, a poche ore dalle prove libere 3, vanno in scena le qualifiche. Si tratta di una sessione dedicata alla formazione della griglia di partenza, in vista della gara domenicale, attraverso una classifica dei migliori tempi su giro. Team e piloti affrontano le tre fasi della qualifica denominate Q1, Q2 e Q3.
- Q1 – Nel Q1, con un tempo limite di 18 minuti, i piloti cercano il giro veloce per qualificarsi nella top-15 mentre i peggiori cinque (dalla sedicesima alla ventesima posizione) verranno esclusi per la seconda parte di qualifica.
- Q2 – Nel Q2, invece, il tempo limite si abbassa a 15 minuti e le 15 monoposto in pista dovranno cercare di qualificarsi nella top-10 per evitare il secondo taglio che elimina i piloti dall’undicesima alla quindicesima posizione. Inoltre nel Q2 subentra la regola della mescola di partenza per la gara: i dieci piloti qualificatisi per il Q3 dovranno utilizzare la gomma del loro ‘fastest lap’ per la gara domenicale. I restanti dieci, eliminati tra Q1 e Q2, avranno libera scelta sul set di mescole da utilizzare al via del GP.
- Q3 – Infine nel Q3, ultima parte di qualifica da 12 minuti, si assegneranno le prime cinque file della griglia di partenza e la celebre pole position, quest’ultima assegnata al pilota più veloce che scatterà dalla prima posizione in gara. È bene precisare che la griglia, in tutti i circuiti, è formata da un totale di 10 file utilizzate da tutti i 20 piloti in pista, fatta eccezione per eventuali penalità che potrebbero costringere una vettura a partire dalla pit-lane.
Gara – Il weekend si conclude con la gara domenicale, appuntamento clou dell’intero Gran Premio. Ciascun circuito, in base alla sua conformazione, presenta un determinato numero di giri da concludere durante la gara. I piloti schierano le proprie monoposto sulla griglia di partenza, in base all’ordine delle qualifiche e poco prima del via effettuano (in contemporanea) il giro di ricognizione, tenendo invariate le posizioni. Al rientro in griglia si attende l’accensione ed il successivo spegnimento dei semafori, quest’ultimo segnale definitivo per la partenza. Durante il corso della gara si possono effettuare dei pit stop ai box per eventuali cambi gomme o sostituzione di pezzi danneggiati.
- Regola pit stop – In particolare, per classificarsi al termine della gara, è obbligatorio effettuare almeno una sosta con tanto di cambio di mescola di tipo differente rispetto a quella utilizzata in partenza.
- Punti – Al termine della gara si tiene conto dell’ordine di arrivo, al netto delle penalità, per assegnare i punti ai primi dieci piloti (25, 18, 15, 12, 10, 8, 6, 4, 2 e 1 oltre al punto aggiuntivo per il giro veloce, valevole solo per il pilota più veloce classificatosi in top-10).
- Safety Car – Inoltre in particolari situazioni di pericolo durante il GP può fare ingresso la Safety Car, macchina ‘di sicurezza’ che guida il gruppo in attesa che la pista venga sgomberata da possibili ostacoli/pericoli dovuti a incidenti, perdite di pezzi/olio. Sotto il regime di Safety Car i piloti doppiati possono ‘sdoppiarsi’ mentre il resto delle vetture in pista non possono guadagnare o perdere posizioni, ad eccezione di chi volontariamente decide di rientrare ai box per strategia. Nel giro di rientro, dopo che la situazione di pericolo è stata neutralizzata, la Safety Car abbandona la pista e chi si trova al comando del GP gestisce le operazioni di ripartenza.
- Virtual Safety Car – Nel caso in cui l’ingresso della Safety Car non sia strettamente necessario, la direzione gara può utilizzare la ‘VSC’ (virtual safety car), regime in cui i piloti devono tenere un ritmo basso senza variare i distacchi e le posizioni in attesa che la situazione di pericolo venga neutralizzata.
Dopo il completamento dei giri previsti per il GP, il vincitore taglia per l’ultima volta il traguardo sotto la bandiera a scacchi mostrata dai tabelloni luminosi posti all’arrivo.
UTILIZZO DRS – Il ‘Drag Reduction System‘ è un dispositivo volto a ridurre la resistenza aerodinamica della vettura al fine di favorire i sorpassi. È un flap regolabile posto sull’ala posteriore della monoposto che in determinate condizioni può essere utilizzato nel tentativo avere maggiori possibilità per chiudere un sorpasso. Il pilota che intende utilizzare il DRS deve trovarsi a meno di un secondo di distacco da colui che lo precede una volta passato sul ‘Detection Point’, punto specifico del circuito dove viene calcolato il distacco. Se il pilota si trova sotto il secondo di ritardo può sfruttare il DRS all’interno della ‘DRS Zone’, parte del tracciato che la Fia riserva per l’utilizzo di tale dispositivo. Oltre a favorire i sorpassi, il DRS può essere utilizzato anche durante le libere e le qualifiche per aumentare la velocità della monoposto, alla ricerca del giro veloce, nelle DRS Zone senza alcuna condizione a differenza dei limiti imposti per la gara.
MESCOLE – Le mescole per i GP vengono fornite esclusivamente da Pirelli. Negli ultimi anni sono state ideate e provate numerose soluzioni di gomme con vari colori, partendo dalla hypersoft (color rosa) fino ad arrivare alla hard (color arancione). Nel 2019 la Pirelli ha deciso di abbandonare la varietà di colori riducendo i classici tre set da gara in soft (rossa), media (gialla) e dura (bianca), oltre alla intermedia (verde) e da bagnato (blu) utilizzabili solamente in condizioni di pioggia. Va comunque precisato che la modifica attuata da Pirelli non impatta sulle relative prestazioni delle gomme, pur sempre adattate e adattabili in base alle caratteristiche del circuito (esempio: al GP di Monaco si utilizzeranno mescole più morbide rispetto al GP di Gran Bretagna a causa della differenza del tracciato, seppur il colore delle gomme sia comunque identico). Team e piloti possono decidere liberamente quanti set di gomme scegliere per i vari GP (lista presentata poche settimane prima del weekend di gara) rimanendo comunque nel limite di 13 complessivi.
SISTEMA DI PENALITA’ – Per contrastare comportamenti scorretti o modifiche non consentite dal regolamento, la direzione gara può tener conto di un ampio sistema di penalità.
- Reprimenda – È considerata come un ‘avvertimento‘ e non una vera e propria penalità. Generalmente la reprimenda viene data ai piloti che commetto un’infrazione non troppo grave da trasformarsi in penalità. Alla terza reprimenda stagionale scatta la retrocessione di 10 posizioni in griglia se due di queste tre sono dovute a infrazioni di guida.
- Grid penalty – La grid penalty è la penalità che influisce sullo schieramento in griglia del pilota. Essa può essere causata da infrazioni di guida o da modifiche non consentite sulla vettura e se sfora le 15 posizioni di penalità retrocede il pilota direttamente sul fondo della griglia. Nel caso in cui dovessero esserci più piloti penalizzati sul fondo griglia, partirà da una posizione migliore chi in qualifica avrà registrato un miglior tempo.
- Penalità powerunit – Ciascuna vettura dispone di una “PU” composta da sei elementi differenti che si dividono in: motore interno di combustione, turbocompressore, MGU-H, MGU-K, batteria dell’ERS e motore elettrico. Il motore interno di combustione, il turbocompressore e l’MGU-H avranno il limite di tre utilizzi mentre l’MGU-K, la batteria dell’ERS ed il motore elettrico scenderanno addirittura a due utilizzi. Nel momento in cui un pilota oltrepasserà il limite di sostituzioni (di 3 per ICE, TC e MGU-H o di 2 per MGU-K, ES o CE) per la prima volta di un determinato elemento subirà 10 posizioni di penalità mentre i successivi “primi cambi” degli altri elementi della power unit apporteranno 5 posizioni di penalizzazione, e così via ad ogni nuova sostituzione.
- Sostituzione del cambio – La sostituzione del cambio nelle sessioni pre-gara costa una penalità di 5 posizioni in griglia. Solitamente i team utilizzano il cambio da gara a partire dalle qualifiche limitando il rischio di eventuali problemi durante le prove libere.
- Drive through – Il ‘drive through’ è una penalità utilizzabile dalla direzione gara durante il corso del GP. In caso di infrazione di guida il pilota verrà costretto a percorrere la pit-lane senza sforare il limite di velocità e senza effettuare un pit-stop.
- Stop&Go – Lo Stop&Go è un’altra penalità utilizzabile durante il corso della gara. Con questo tipo di penalità il pilota rientra ai box e prima di effettuare eventuali sostituzioni di mescole/pezzi, i meccanici devono attendere lo scadere dei secondi di penalità.
BANDIERE – In ogni punto del tracciato sono presenti dei commissari che, in caso di necessità, sventolano determinate bandiere per comunicare con i piloti. Esistono numerosi tipi di bandiere con significati differenti tra loro.
- Gialla – Indica un pericolo in prossimità e obbliga il pilota ad alzare il piede dall’acceleratore per tenere una velocità adeguata. È vietato sorpassare.
- Doppia gialla – Indica un pericolo in prossimità e obbliga il pilota a rallentare ed eventualmente essere pronto a deviare dalla traiettoria normale. È vietato sorpassare.
- Verde – Pericolo svanito, la sessione riprende regolarmente e i piloti possono nuovamente effettuare dei sorpassi.
- Rossa – Sessione sospesa, nel caso in cui essa venga sventolata durante il corso della gara i piloti dovranno fare rientro in pit-lane.
- Blu – Viene sventolata nell’uscita dalla pit-lane per non causare problemi ai piloti già presenti sul tracciato. Inoltre viene segnalata ai piloti che stanno per essere ‘doppiati’ o che sono già stati ‘doppiati’, oppure durante le libere o in qualifica viene sventolata ai piloti che debbono lasciar strada a chi si trova nel giro lanciato. Dopo tre bandiere blu ignorate scatta una penalità.
- Nera – Indica la squalifica dalla corsa di un determinato pilota.
- Bianca e nera – È un avvertimento per un determinato pilota che alla prossima infrazione verrà penalizzato.
- Nera con cerchio arancione – Indica la presenza di una vettura con problemi tecnici che possono mettere in pericolo altri piloti.
- Gialla con strisce rosse – Superficie del tracciato sdrucciolevole, ordina ai piloti di rallentare.