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Al termine del Gran Premio degli Stati Uniti, la Alpine ha dovuto fare i conti con una penalità di 30 secondi inflitta a Fernando Alonso, retrocesso dal settimo al quindicesimo posto, per la mancanza dello specchietto di destra. Dopo l’incidente con Stroll, Alonso è tornato ai box per l’ala anteriore danneggiata, ma non c’è stato intervento sullo specchietto. La scuderia francese, dopo la protesta della Haas, ha presentato ricorso, assicurando di aver “agito in modo corretto” e di aver “ritenuto che la vettura fosse strutturalmente sicura in seguito all’incidente di Fernando con Lance Stroll al 22esimo giro della gara, con il distacco dello specchietto retrovisore destro dal telaio in seguito ai danni causati da Stroll”. E si legge nel reclamo: “Il team ritiene inoltre che la protesta, essendo stata presentata 24 minuti dopo il termine stabilito, non avrebbe dovuto essere accettata e quindi la penalità dovrebbe essere considerata non valida. Perciò il team ha contestato l’ammissibilità della protesta originale di Haas F1 Team”.
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